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Esperto Risponde

Salve, mi chiamo massimo sono del febbraio 1963

Salve, mi chiamo Massimo sono del febbraio 1963 vivo a Roma peso 94 kg. alto 1,88 cm e mi sono deciso a scrivervi per avere un vostro parere. In data 12.12.94 ricoverato al S. Eugenio di Roma per primo episodio di fibrillazione atriale parossistica convertita con due fiale di rytmonorm in e.v.; dimesso il 16.12.94 con esami eseguiti ecg da sforzo (dove mi parlano di cuore fuori allenamento?) ed ecocardiogramma che ha evidenziato una aorta di 40 mm. Nessuna cura e/o terapia, vita normale, sport calcetto e calciotto due volte a settimana. Avverto secondo episodio di f.a.p. il 21/02/2003 in montagna e ricovero al S. Eugenio il 25/02/03; in attesa di cardioversione elettrica, la mattina del 01/03/03 ripristino del ritmo sinusale spontaneo, dimesso il giorno 02/03/06. Nessuna terapia. Terzo episodio di fap il giorno 17/07/03 ennesimo ricovero al S. Eugenio convertito con rytmonorm in vena e dimesso il giorno 18/07/03 con terapia di ¼ di tenormin ed una compressa di cardioaspirina la sera. Continuo solita vita di cui sopra. Nel marzo del 2005 decido di affidarmi ad un cardiologo del Policlinico di Roma che dopo visita mi fa fare vari esami tra cui il transesofageo eseguito dal Prof. Vitarelli con il seguente risultato: “Ventricolo sinistro di normali dimensioni, con normale cinesi parietale. Modica dilatazione atriale sinistra (mm 43x44), setto interatriale integro, non si osservano formazioni trombotiche nelle auricole. Normale pattern di velocità di flusso in auricola sinistra e nelle vene polmonari. Lieve rigurgito mitralico da lieve prolasso valvolare. Lieve rigurgito aortico, valvola aortica tricuspide. Ectasia del bulbo aortico (DT 47 mm) e dell’aorta ascendente (DT 39 mm); arco ed aorta discendente di normale aspetto e dimensioni. Arteria polmonare di normali dimensioni.”
In cura con mezza compressa di atenololo la mattina, loortan da 12,5 alle 14e cardioaspirina la sera. Mi vengono sconsigliati sport isometrici e calcetto. Ecocardiogramma effettuato dal prof. Vitarelli il 12/05/06 con conclusioni che grosso modo confermano l’ecotransesofageo precedente: ”Ventricolo sinistro di normali dimensioni con normale cinesi parietale. Cavità atriali e ventricolo destro nei limiti. Ectasia della radice aortica (45 mm) Atrio sinistro (38 mm). Lieve rigurgito mitralico”. Il giorno 17/07/06 quarto episodio di fap con ennesimo ricovero al S. Eugenio dove al P.S. usano il cordarone che non ha nessun effetto; il giorno dopo con rytmonorm in vena si ripristina il ritmo sinusale. Solite analisi del sangue tra cui quelli della tiroide tutto negativo. Dimesso il 20/07/06 con terapia consigliata: rytmonorm 150 mg 1 cp tre volte al dì, cardioaspirina dopo pranzo e ¼ di atenololo. Terapia che seguo fino al 31/07/06 quando il cardiologo che mi segue dopo allergia al rytmonorm mi consiglia la seguente terapia che seguo tutt’ora: ½ pasticca di sotalolo alle 08,00 ed alle 14,00 - cardioaspirina la sera. Dopo questa lunghissima introduzione arrivo al problema che volevo esporvi: fermo dal 15/03/06 per un problema di protrusione discale, riprendo attività fisica dal 03 ottobre 2006 con un’ora di piscina due volte la settimana. Sin dal primo giorno dopo aver terminato di nuotare avverto sensazione di tachicardia sinusale con frequenza di circa 100 battiti al minuto che si protrae per circa 4 /5 ore per poi ritornare alla normale frequenza cardiaca che nel mio caso è di una media di 75 battiti. Visto che oramai è un mese che avverto lo stesso disturbo dopo aver fatto attività in piscina ed aver avvisato il cardiologo di ciò il quale però non ha dato eccessivo peso parlando di cuore fuori allenamento e che più vado avanti e più la frequenza si dovrebbe abbassare cosa che fino ad ora non è accaduta volevo sapere un vostro parere. Cordiali saluti Massimo
Risposta del medico
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Mentre l’ultima parte della Sua lettere non contiene a mio avviso elementi di rilievo, mi soffermerei sulla sua situazione complessiva. Vi è una dilatazione aortica, fortunatamente con lieve rigurgito, da seguire rigorosamente nel tempo con ecocardiogrammi seriati. Vi sono diversi episodi di fap, per cui sarebbe utile eseguire soprattutto uno studio elettrofisiologico, sulla base dei cui risultati si stabilirà se proseguire con una terapia farmacologica o dare l’indicazione ad un intervento di ablazione transcatetere.
Risposto il: 17 Novembre 2006