Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Sensi di colpa

Gentili dottori, continuo ad avere i sensi di colpa per aver 8 mesi fa lasciato il mio ragazzo dopo tanti anni insieme. Da 2 anni avevamo una relazione a distanza e ogni volta che ci rivedevamo dopo mesi mi sembrava di non conoscerlo più, anche se poi recuperavamo il tempo "perso" e tutto andava bene. Purtroppo involontariamente ero invidiosa del suo successo professionale, e mi sentivo schiacciare. L'avevo scelto come compagno di vita ed ero convinta che fosse quello giusto. Eppure l'ho tradito in passato con la scusa di "ritrovare me stessa", l'altro uomo era un manipolatore narcisista, e ho chiuso questa seconda relazione dopo anni e molto a fatica dopo che ho cominciato a provare un sentimento fortissimo e una grande attrazione fisica per un altro. Dopo lunga riflessione e sofferenza ho lasciato il fidanzato storico perché mi sembrava la cosa giusta da fare. La relazione ho cominciato e sto costruendo ora è più consapevole, rispettosa e matura. Nonostante ciò, da quando l'ho lasciato non trovo pace e quando mi sembra di averla trovata ecco che la testa ricomincia ad urlare e a dirmi "guarda che cosa hai fatto". È come se avessi lasciato una porta aperta, come se in fondo sperassi ancora di ritornare con lui. È il solo pensiero che mi conforta, anche se so che è sbagliato. Mi tornano alla mente i ricordi e momenti con il mio ex, come mi sentivo con lui, quella sensazione di appartenenza, lo penso e sogno spesso, ho il terrore che sappia che l'ho lasciato per un altro e che mi blocchi sui social e che mi odi. Le volte che lo ho sentito per messaggio e telefono mi hanno fatta sentire meglio, ma quando non lo sento per un po' mi agito.. . Allo stesso tempo, sento di provare qualcosa di molto forte per il mio ragazzo di ora, stiamo crescendo insieme e per la prima volta sto conoscendo me stessa e non mi sto identificando nella relazione, come era in passato. Spesso ripenso ai momenti felici con l'altro e ora mi chiedo perché non riesca ad essere serena e spensierata, perché non abbia le idee chiare e non riesca a pianificare il mio futuro. Ho affrontato una terapia cognitivo comportamentale per 9 mesi, ed è emerso un disturbo abbandonico e dei tratti DOC, nonché disturbi alimentari. Le cause sono nel rapporto con i miei genitori. Purtroppo ho dovuto interrompere perché mi sono trasferita per lavoro, ma ho già risolto molto, o comunque sono più consapevole. Ma non so come fare per smettere di rimuginare sul passato e non avere crisi di pianto nei momenti meno opportuni.. . Sono tanto stanca. Vi ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità.
Risposta del medico
Specialista in Psicoterapia
Cara ragazza, i ricordi del passato ingannano, esistono dei motivi tuoi interiori per i quali hai lasciato il rimpianto ex ragazzo, ma la tua mente si focalizza solo suo ricordi positivi, ignorando quelli negativi che ti hanno spinto a tradirlo. Rapporto a distanza è un rapporto falsato, una convivenza svela invece le dinamiche del rapporto. Inoltre i disturbi alimentari hanno sempre una base affettiva, e questa va risolta. Non ti accontentare di stare meglio. Riprendi la psicoterapia perché solo con questa riuscirai a spezzare il sintomo alimentare, e contenere i pensieri ossessivi. Ricordati che alla base c’è il disturbo abbandonico che ti fa vivere male il tuo abbandono della precedente relazione, idealizzandola. Riprendi una psicoterapia, è fondamentale.
Risposto il: 27 Agosto 2019