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Esperto Risponde
Sono il padre di una bimba di 10 anni che da circa
Sono il padre di una bimba di 10 anni che da circa un'anno e mezzo accusa tachicardie con frequenze sempre piu ravvicinate la dottoressa di famiglia si e sempre espressa per uno stato ansioso della bambina che provocava la il Sintomo, ma comunque abbiamo fatto tutti gli accertamenti del caso ECG rx rileazione olter che ha evidenziato punte massime di 270 battiti a minuto adesso e in procinto di fare un'altro esame con microcamera inserita nell'Esofago da quello che ho capito io la domanda e questa se si avranno esiti negativi vi sono altri esami che mi consiglierebbe di fare oppure cosa potrei fare per tarnquillizzarla visto che ha solo 10 anni e quindi mi sconsigliano di intervenire con farmaci?
grazie per il tempo dedicatomi.
grazie per il tempo dedicatomi.
Risposta del medico
Punti essenziali per l'inquadramento del problema che lei pone sono:
a) documentare l'eventuale presenza di alterazioni delle strutture del cuore, quindi l'esistenza o meno di una cardiopatia per il diverso significato prognostico dell'aritmia;
b) fare una corretta diagnosi dell'aritmia.
Per quanto riguarda il primo punto sembra di capire che dopo una ecocardiografia transtoracica sia stato programmato un eco transesofageo. Queste metodiche con ultrasuoni sono in grado di fornire informazioni decisive per documentare o escludere una patologia cardiaca . Ove permangano dubbi la risonanza magnetica cardiaca può fornire ulteriori informazioni. Per quanto riguarda la corretta diagnosi dell'aritmia la registrazione dell'elettrocardiogramma durante l'episodio di palpitazioni può essere molto utile, ma talvolta non è sufficiente. L'elevata frequenza cardiaca rilevata all'Holter che lei riporta nella lettera, suggerisce la necessità di consultare in tempi brevi un esperto aritmologo per la programmazione di ulteriori esami. Senza una corretta diagnosi dell'aritmia e delle sue cause non è opportuno iniziare alcuna terapia farmacologica.
a) documentare l'eventuale presenza di alterazioni delle strutture del cuore, quindi l'esistenza o meno di una cardiopatia per il diverso significato prognostico dell'aritmia;
b) fare una corretta diagnosi dell'aritmia.
Per quanto riguarda il primo punto sembra di capire che dopo una ecocardiografia transtoracica sia stato programmato un eco transesofageo. Queste metodiche con ultrasuoni sono in grado di fornire informazioni decisive per documentare o escludere una patologia cardiaca . Ove permangano dubbi la risonanza magnetica cardiaca può fornire ulteriori informazioni. Per quanto riguarda la corretta diagnosi dell'aritmia la registrazione dell'elettrocardiogramma durante l'episodio di palpitazioni può essere molto utile, ma talvolta non è sufficiente. L'elevata frequenza cardiaca rilevata all'Holter che lei riporta nella lettera, suggerisce la necessità di consultare in tempi brevi un esperto aritmologo per la programmazione di ulteriori esami. Senza una corretta diagnosi dell'aritmia e delle sue cause non è opportuno iniziare alcuna terapia farmacologica.
Risposto il: 12 Febbraio 2004
