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Esperto Risponde

Trombosi dell'arteria mesenterica

Mio padre è affetto da epatocarcinoma da epatite C. Il primo Nodulo si è evidenziato proprio un anno fa. Da allora gli sono stati fatti due trattamenti di chemioembolizzazione e uno, l'ultimo, di sola embolizzazione (30/05/05). I risultati dopo i primi due trattamenti sul nodulo (avvenuti il 31/08/04 e 20/12/04) sono stati discreti, tanto che alla TAC di controllo del mese di gennaio, i suoi medici hanno deciso di allontare il terzo trattamento dopo ulteriore tac di controllo che ha fatto il 04/05/05 e qui (sorpresa??) vengono fuori diversi micronoduli. Il 30/05, come detto sopra, gli viene praticata un'embolizzazione, risultata molto dolorosa per mio padre, che ne è uscito molto demotivato, ma mi lascia molto amareggiata, oggi, il risultato della nuova tac, fattagli il 05/07 u.s., della quale Vi riassumo l'esito: - in S7 sottodiafr., sede del pregresso trattamento, si apprezza disomogeneo accumulo di lipiodol, nel cui contesto sembrano apprezzarsi sfumati e disomogenei enhancement arteriosi, compatibili con minima persistenza di tessuto vitale; aumento volum. delle altre numerose lesioni ipervascolari attive bilobari, con diam. medio 1 cm., la maggiore delle quali in S3 subcapsulare post.(dt max 3 cm); l'Arteria mesenterica sup., subito dopo l'ìemergenza dell'arteria epat.dx (replaced), si presenta aumentata di calibro 12mm rispetto al prec.6 mm., per la presenza di trombosi parietale concentrica-eccentrica (85% del lume) che si estende per tutta la lungh. dell'arteria fino alla dicotomizzaz. della stessa. Non dilatazione vie biliari; colecisti modicamente aumentata di volume; dotto di Wirsung modicam. aument. per tutta la lungh., senza ostruzioni; regolare pervietà dei rami portali intraepat., della vena porta princ. e dell'asse venoso spleno-mesenterico; invariati segni di ipertensione portale (splenomegali, varici periesofagee e perigastriche; centimetrici linfonodi in sede inter-aorto-cavale e paraortica. Chiaramente mio padre non ha ancora visto questo esito, anche perchè attendo di sentire il suo epatologo, al momento in ferie. Cosa devo aspettarmi? e come dirglielo? Al momento ho glissato sulle domande di mio padre rispondendogli che non ho capito bene e che devo parlare prima con lo specialista. Vi ringrazio per quanto vorrete rispondermi e consigliarmi. Cordialità. Giulia.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
La situazione di suo padre, purtroppo, è effetivamente molto seria e probabilmente potrà essere fatto molto poco per intervenire sulla moltitudine dei noduli e sulla trombosi dell’arteria mesenterica. Per quanto riguarda cosa dire a suo padre è una scelta molto difficile che implica una valutazione dell’assetto psicologico del paziente. Pertanto la decisione, sempre molto difficile e sofferta, varia da paziente a paziente. Non ci sono regole generali da poter applicare in maniera semplice.
Risposto il: 14 Luglio 2005