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Esperto Risponde

VALUTARE LA CAUSA E L'ENTITA'

Dott. volevo farle una domanda per quanto riguarda una situazione di salute di mio padre. Da poco tempo mio padre è stato sottoposto ad un esame chiamato elettromiografia arti superiori perchè da molto tempo lamentava problematiche agli arti superiori, dopo una indagine ben approfondita e accurata il medico ha emesso la seguente diagnosi sull' esame svolto.DIAGNOSI: Neuropatia distrettuale del nervo ulnare di sinistra nel tratto infragomito (sindrome cubitale) con sofferenza neurogena cronica sui mm IID e AVD senza segni in atto di denrvazione. Cmq potrei avere un suo parere sulla diagnosi emessa e sul significato di questo quadro ritenuto secondo me molto patologico. Nell' attesa di una gradita risposta porgo distinti saluti.
Risposta del medico
Dr. Pietro De Domenico
Dr. Pietro De Domenico
Specialista in Neurologia e Psichiatria

La sindrome del canale cubitale è la più comune neuropatia da compressione di un nervo periferico dopo la sindrome del tunnel carpale. Sebbene il nervo ulnare possa essere compresso in più punti durante il suo decorso, è a livello del gomito che questa si verifica nella maggior parte dei casi. Tale sindrome nella maggior parte dei casi è idiopatica mentre in altri casi può essere correlata a cause meccaniche specifiche (fattori occupazionali,  artrosi di gomito, traumi diretti al gomito).
I sintomi possono variare da un lieve "addormentamento" o da lievi  alterazioni della sensibilità al IV e V dito, ad un intenso dolore (bruciore) sulla parte mediale del gomito, dell’avambraccio e della mano. Di solito il paziente lamenta difficoltà a mantenere a lungo la posizione di flessione del gomito, (telefonare ,scrivere, guidare ecc.) a causa dell’insorgenza o peggioramento della sintomatologia. Più tardivamente si può instaurare debolezza muscolare con difficoltà nella presa degli oggetti, per interessamento dei muscoli della mano. Per quanto riguarda il trattamento, nei pazienti con sintomi lievi o moderati ad esordio recente è indicato il trattamento conservativo che può consistere in una breve immobilizzazione, l’uso di farmaci come gli antiinfiammatori e/o neurotrofici, la fisioterapia. Talvolta la correzione di atteggiamenti, posizioni o posture irritanti la regione posteriore del gomito, come avviene durante le posizioni in lavori di tipo sedentario, può essere utile per evitare le recidive. Per le forme resistenti,croniche, specie se associate a deficit della forza muscolare, il trattamento è chirurgico è consiste nella liberazione del nervo (neurolisi) dalle compressioni esterne.

 

Risposto il: 19 Aprile 2012