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La birra è un integratore? Il parere dell'esperto

La birra è un integratore? Il parere dell'esperto

Non bisogna confondere gli integratori con gli alimenti, altrimenti si rischia di assumere comportamenti sbagliati

Una birra lontano dagli sforzi e con un basso grado alcolico può essere un buon Integratore alimentare, in quanto ricca di sali minerali e a basso contenuto di Zuccheri. Questo è quanto sostenuto dal Medico della nazionale di Calcio Dott. Gatteschi al convegno 'Birra e salute, birra e sport. Incontri possibili o impossibili?, avvenuto durante il'Beer Attraction' a Rimini. L'affermazione è stata poi ripresa da tutti i principali canali di sport e salute e ha fatto il giro del web. Anche noi di Paginemediche abbiamo ripreso la notizia in un articolo dedicato.

La questione degli integratori alimentari, tuttavia, non va presa troppo alla leggera e comparare un alimento o una bevanda, come lo è la birra, ad un integratore (ossia ad un prodotto appositamente studiato per specifiche esigenze) può indurre a intepretazioni fuorivianti.

Leggi anche:
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È per questo motivo che abbiamo chiesto un parere sulla questione ad uno dei nostri medici collaboratori, il Dott. Sergio Lupo, specialista in Medicina dello Sport e direttore del portale di informazione Sport&Medicina .

Per approfondire guarda anche “Vitamine e minerali“

Ultimo aggiornamento: 18 Luglio 2018
2 minuti di lettura
Commento del medico
Dr. Sergio Lupo
Dr. Sergio Lupo
Specialista in Medicina dello sport

Per prima cosa va sottolineato che gli integratori nella maggior parte dei casi non servono. Vanno assunti solo se realmente necessari (carenza specifica di alcune sostanze) e su prescrizione medica.
Nello specifico, l’ingestione di piccole dosi di bevande a bassa gradazione alcolica e basso valore energetico, come generalmente è la birra (il valore energetico della birra è modesto e tale da apportare circa 75-90 kcal a bottiglia, secondo la gradazione alcolica e il contenuto della confezione), può determinare alcuni effetti positivi sulla nostra salute, mentre, al contrario, l’aumentare della dose ingerita e/o della gradazione alcolica, può avere prevalente azione di depressione sul Sistema Nervoso con un conseguente effetto sfavorevole su qualunque funzione del nostro organismo e, quindi, anche sulle prestazioni psico-fisiche.
Inoltre i superalcolici possono avere ripercussioni negative sul metabolismo glucidico e lipidico.
Per quale ragione allora gli atleti dovrebbero essere indotti a consumare sia pur modeste quantità di bevande alcoliche per migliorare la prestazione sportiva?
Una possibile giustificazione è che per tassi di alcol sufficientemente bassi, come quello presente nella birra, si può verificare una diminuzione della tensione nervosa e un maggior “rilassamento”, utili nel controllo dell’ansia prima e durante la competizione. La birra può quindi indurre un effetto favorevole sulla prestazione sportiva di tipo prevalentemente “psicologico”.
La prestazione sportiva potrebbe poi essere positivamente influenzata dall’effetto stimolante, anche se transitorio, sul Sistema Nervoso Simpatico.

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