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Sana alimentazione e stili di vita regolari: come prevenire l’influenza

Sana alimentazione e stili di vita regolari: come prevenire l’influenza

Dall'Osservatorio FederSalus arriva un decalogo per prevenire le malattie da raffreddamento. Attenzione soprattutto all'alimentazione.

Dopo mesi trascorsi in maniche corte, arriva il grande freddo invernale, con l’immancabile corollario dei malanni di stagione. Ritornano i cappotti e le sciarpe di lana, ma anche i classici errori che conducono fatalmente ad esporsi al rischio di influenze e raffreddori.
Cattiva alimentazione, stili di vita irregolari e luoghi comuni: questi gli alleati delle malattie da raffreddamento. Seguire una dieta priva di importanti sostanze nutritive e del necessario apporto vitaminico debilita l’organismo e predispone al rischio di contrarre il virus influenzale. Via libera, allora a frutta e verdura, spremute e centrifughe per aumentare le difese immunitarie. Banditi cibi grassi e ipercalorici che affaticano e debilitano l’organismo. Tra le vittime predestinate: single e fumatori, oltre naturalmente ad anziani e bambini. Per orientarsi nella giungla dei luoghi comuni, ancora estremamente diffusi, dagli esperti dell’Osservatorio FederSalus, arriva un decalogo che suggerisce una serie di regole per passare incolumi dall’attacco di raffreddore e influenza.

È quanto emerge da uno studio dell’Osservatorio FederSalus (l’associazione che riunisce le principali aziende italiane produttrici di prodotti salutistici) condotto da BocconiTrovato&Partners su 100 esperti tra medici generici, nutrizionisti e dietologi.

Alimentazione scorretta e stili di vita sregolati: ecco i migliori alleati dell’influenza. A rischio, oltre ad anziani e bambini, i single.

Di fatto, al di là dell’esposizione al virus, quali sono i principali fattori di rischio nella contrazione delle malattie da raffreddamento? Al primo posto, un’alimentazione scorretta (37%), ovvero povera di Vitamine e di tutti quegli elementi la cui mancanza indebolisce le difese immunitarie. Per quanto riguarda soprattutto il raffreddore, il rischio aumenta sottoponendosi a continui sbalzi di temperatura (23%), oltre che indossando un abbigliamento inadeguato. Come il cibo, anche gli stili di vita irregolari rappresentano un fattore di rischio (19%), cui si aggiungono elementi difficilmente controllabili, come ad esempio la frequentazione di luoghi particolarmente affollati (11%). A riprova del ruolo che anche in tema di raffreddore e Influenza viene svolto dall’alimentazione, alla domanda in base alla Sua esperienza, quanto una corretta Alimentazione può contribuire a mantenere un buono stato di salute durante questa stagione? Ben sei esperti su dieci hanno risposto che contribuisce in modo estremamente rilevante (21% dice che è fondamentale, mentre il 40% ha detto che contribuisce molto). Solo il 12% è convinto che in realtà abbia una scarsa importanza.
E se maggiormente esposti al rischio di contrarre sindromi influenzali o semplici raffreddori sono naturalmente i bambini e gli anziani (rispettivamente 27% e 22%), per una volta non sono i soli. Una categoria particolarmente esposta è quella dei single (19%), proprio a causa di stili di vita irregolari e poca attenzione a ciò che mangiano.

“Lo stile di vita e una alimentazione ricca di tutti quegli elementi fondamentali per le difese immunitarie hanno una grande rilevanza – conferma il Professor Andrea Strata, Docente di nutrizione clinica all’Università di Parma -, ecco perché tra le categorie più a rischio ci sono sicuramente i single: mangiano in modo trascurato, seguono ritmi e stili di vita irregolari, e, soprattutto nelle grandi città, si riducono a consumare un solo pasto al giorno, riducendo al minimo le riserve di vitamine e di tutti quegli elementi necessari al nostro corpo per difendersi dagli attacchi esterni”.
Lo sbaglio più comune? Sicuramente assumere pochi liquidi (43%) costituisce un’abitudine molto scorretta, propria di milioni di italiani, ma al primo posto c’è l’insufficiente consumo di frutta e verdura di stagione, cosa su cui concorda il 78%.
Non solo, troppi, secondo il 34%, sono convinti che con l’abbassarsi della temperatura sia necessario consumare cibi grassi, cosa che non aumenta le protezioni del corpo, anzi lo sovraffatica. Il risultato? Quando il corpo ne avrebbe più bisogno vengono a mancare elementi essenziali come le vitamine (49%) e i sali minerali (26%), tanto che secondo molti degli esperti (42%) proprio nel periodo autunnale e invernale sarebbe molto utile affiancare alla propria alimentazione degli integratori

L’informazione su raffreddore e sindromi influenzali? Per gli esperti “grande spazio sui media”, ma moltissimi italiani ancora si affidano ai “consigli della nonna”. 
Cosa ne pensano gli esperti delle campagne informative che vengono condotte sui media per parlare di prevenzione o di cure delle sindromi influenzali?

Per una volta i mass media sono promossi con un 10 e lode: ben sette esperti su dieci (68%), infatti, sottolineano che le campagne sono assolutamente efficaci e comprensibili a tutti.
Malgrado la sovrabbondanza di messaggi volti a informare gli italiani sull’arrivo dell’influenza e sui comportamenti da tenere per limitare al massimo il rischio di contrarla o per attenuarne gli effetti, secondo gli esperti c’è ancora molto da fare. I motivi? Più che alle indicazioni degli esperti, infatti, secondo il 47% degli intervistati sono ancora moltissimi gli italiani che si affidano ai rimedi “della nonna”, o ai nuovi metodi infallibili proposti dagli amici (21%). Via libera, insomma, a decotti e a rimedi che di scientifico hanno veramente poco. Pochi, per il raffreddore o per l’influenza, si rivolgono al medico (9%) o al farmacista (12%), e spesso nonostante i consigli ricevuti, si lanciano autonomamente in terapie degne di una polmonite.   
In ogni caso, la certezza è una, almeno per il 74% degli esperti intervistati: su raffreddore e influenza esistono ancora moltissimi luoghi comuni, convinzioni assolutamente campate in aria e errori madornali. A partire dalle cause di queste patologie per finire gli accorgimenti da prendere per limitarne gli effetti. Ancora molti, sostiene il 24%, quelli convinti che alla base dell’influenza non ci sia un virus, ma un semplice colpo di freddo, e che di conseguenza sia sufficiente coprirsi bene per evitare di ammalarsi. Il 22% dice che una credenza ancora diffusa sia quella che il fumo non influisce sulla contrazione delle malattie da raffreddamento. Non basta, sono pochissimi, dice il 31%, a sapere che gli stili di vita e l’alimentazione influiscono sulla probabilità di essere colpiti da raffreddore e influenza. Numerosi gli errori anche sul versante dei comportamenti da tenere quando si è ammalati: molti non sanno che vanno reintegrati i liquidi che si perdono con la sudorazione (11%) e c’è ancora chi ritiene che non vadano mai aperte le finestre nella stanza dell’ammalato (9%).             

Dall’Osservatorio FederSalus il decalogo per superare indenni e combattere al meglio l’attacco dell’influenza e dei mali di stagione

Un vero e proprio decalogo per uscire indenni dal periodo più rischioso dell’anno in cui gli attacchi al proprio fisico sono più numerosi e aggressivi.

  • Curare particolarmente l’alimentazione: autunno e inverno sono i momenti in cui il fisico è sottoposto a grandi stress e che richiede quindi una particolare cura , soprattutto per quanto riguarda vitamine e sali minerali. 
  • Mai sottovalutare i sintomi influenzali: oltre ai disagi legati alla malattia, spesso sono indice del fatto che qualcosa nel proprio stile di vita e nella propria alimentazione andrebbe decisamente rivisto.
  • Cercare di tenere uno stile di vita il più regolare possibile: soprattutto in questo periodo dell’anno bisognerebbe limitare tutto quello che può creare stress o causare grande stanchezza. Le giuste ore di sonno e pasti corretti ad orari regolari sono la prima difesa contro i mali di stagione.
  • Non affidarsi a rimedi caserecci: i cosiddetti rimedi della nonna talvolta possono anche funzionare, ma nella maggior parte dei casi sono un mix tra saggezza popolare e credenze prive di ogni fondamento. Il risultato? Talvolta invece che guarire acuiscono la malattia.
  • Assumere integratori alimentari: affiancando alla propria alimentazione elementi quali le vitamine e tutto ciò di cui il corpo ha maggiormente bisogno per difendersi dagli attacchi al proprio sistema immunitario.
  • Ricordarsi sempre dell’importanza di integrare i liquidi: le buone abitudini dell’estate di bere spesso valgono anche per l’inverno. Soprattutto quando si contrae l’influenza è necessario bere grandi quantità di liquidi.
  • Scegliere con cura l’abbigliamento. Sì ai vestiti “a strati”, no ai capi troppo pesanti: un’abbondante sudorazione rappresenta la porta d’ingresso per mali di stagione e colpi di freddo.
  • Fare attenzione agli sbalzi di temperatura. Non esagerare con il riscaldamento: da utile può diventare un vero attentato al benessere (la differenza tra la temperatura interna ed esterna non dovrebbe mai essere superiore ai 15 gradi).
  • Non trascurare l’attività fisica: anche se un chilo di troppo può essere nascosto dagli abiti invernali, il praticare attività fisica rinforza l’organismo e aiuta le difese contro gli attacchi dei mali di stagione.
  • Evitare i luoghi troppo affollati: nei luoghi molto frequentati si moltiplicano le occasioni di contagio, specialmente se si è già fisicamente debilitati. Quindi, particolare attenzione a mezzi di trasporto, palestre e piscine nei periodi più a rischio.
Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio 2020
9 minuti di lettura
Commento del medico
Prof. Pietro Migliaccio
Prof. Pietro Migliaccio

Alcuni suggerimenti per una corretta alimentazione

Per alimentarsi correttamente e cercare di prevenire influenza e raffreddore, ecco una dieta specifica, come suggerisce il Professor Pietro Migliaccio, Docente di Scienze dell’Alimentazione dell’Università di Roma.

Colazione: Latte, caffé a piacere, zucchero o miele, due fette biscottate.
Metà mattina: Una spremuta d'arancia o di pompelmo oppure una arancia o un mandarancio o due mandarini.
Pranzo: Pesce fresco o surgelato lesso; verdure preferibilmente cotte; condire con olio extravergine di oliva e succo di limone; pane tostato; frutta, preferibilmente cotta.
Pomeriggio: Un latte caldo con zucchero o miele oppure una spremuta d'arancia o di pompelmo.
Cena: Un brodo vegetale con pasta o riso, due/tre cucchiaini di formaggio grattugiato; carne bianca cucinata semplicemente; verdure preferibilmente cotte; condire con olio extravergine di oliva e succo di limone; pane tostato; una porzione di frutta, preferibilmente cotta.

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