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Fratture: cosa sono, come si classificano e come si curano

Fratture: cosa sono, come si classificano e come si curano

Le fratture, mancate continuità del segmento scheletrico, si classificano secondo diversi parametri come l'eziologia e l'entità del danno.
In questo articolo:

Per frattura si intende una soluzione di continuità di un segmento scheletrico (osseo o cartilagineo). L'esatto punto di interruzione del segmento scheletrico viene definito 'rima di frattura', mentre per 'focolaio di frattura' si definisce la zona immediatamente circostante la rima di Frattura.

Classificazione

Le fratture sono basate sull'eziologia, sul meccanismo lesivo, sul numero di interruzioni, sulla sede scheletrica e sull'entità del danno.
Rispetto all'eziologia si distinguono:

  • fratture traumatiche. Quando un unico Trauma efficace causa l'interruzione di un segmento scheletrico sano.
  • Fratture patologiche. Quando un trauma di lieve entità, che normalmente non sarebbe sufficiente a causare l'interruzione di un osso, agisce su di un segmento scheletrico già minato da un processo patologico in atto o pregresso (fratture in sede di tumori, osteomieliti, ecc). Vengono più correttamente definite come fratture in ossa patologiche.
  • Fratture da durata o da fatica (stress fractures). Quando reiterati microtraumi agiscono nel tempo su di un Osso sano. Sono ben esemplificate dalle fratture delle ossa metatarsali nei maratoneti.

In base al meccanismo lesivo riconosciamo quattro tipi di frattura:

  • Per flessione: il trauma provoca una variazione della normale curvatura dell'osso fino alla rottura.
  • Per torsione.
  • Per compressione: sono tipiche del rachide ed il tessuto spugnoso durante il trauma viene schiacciato tra diafisi e cavo articolare.
  • Per strappamento: la trazione brusca sullo scheletro di un legamento o di un tendine provoca questo tipo di frattura.

In base al numero di interruzioni riconosciamo tre tipi di frattura: unifocale, bifocale, pluriframmentate.

In base alla sede scheletrica: diafisaria, metafisaria, epifisaria.

In base all'eventuale spostamento riconosciamo due tipi di fratture:

  • composta. Quando non vi è migrazione dei monconi o di frammenti.
  • Scomposta. Quando i monconi o eventuali frammenti migrano.

Le fratture esposte si verificano quando l'osso viene a contatto con l'esterno (con grave rischio di infezione per contaminazione batterica).

Terapia

La terapia è conservativa (ingessatura) nella maggior parte delle fratture composte, mentre è chirurgica in quelle scomposte e/o in quelle esposte. Le fratture guariscono in genere in circa 30 giorni nei segmenti di modeste dimensioni e in 3-6 mesi nelle ossa lunga degli arti.

Ultimo aggiornamento: 16 Settembre 2021
2 minuti di lettura

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