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Cosa fare in caso di febbre alta nei bambini

Cosa fare in caso di febbre alta nei bambini

La febbre alta nei bambini non deve essere motivo di angosce per i genitori. Tutti i consigli per capire quando bisogna preoccuparsi e cosa fare.
In questo articolo:

Avere la febbre non è una malattia ma una reazione naturale di difesa del corpo all'attacco di batteri e virus, oppure conseguenza di banali sforzi, riscaldamento eccessivo dell'ambiente, assunzione di pasti o bevande calde ecc.

Nel caso si tratti di un bambino, anche quando la febbre è alta, non bisogna spaventarsi né preoccuparsi troppo ma piuttosto, osservarne i diversi segnali per poi agire al meglio.

Se il termometro indica febbre alta... niente panico!

Quando sale la febbre nel bambino per prima cosa è indispensabile allontanare il pensiero che sia in atto una malattia grave ma piuttosto andranno cercate le cause scatenanti.

Spesso a provocare l’aumento della temperatura sono comuni infezioni alla gola, al naso, alle orecchie che si manifestano con febbre oltre 40° C ma che guariscono facilmente senza compromettere la salute dell’organismo.

Per questo motivo si consiglia di osservare il comportamento del bambino e rendersi conto di come sta: se è pallido, se si mostra vivace o al contrario troppo calmo, se non ha voglia di mangiare, se piange continuamente, e poi agire con comuni antipiretici ed eventualmente chiamare il pediatra.

Febbre alta nei bambini: cosa fare

A tutti i genitori che si trovano a gestire un episodio di febbre alta del proprio figlio le pratiche generali da seguire saranno:

  • far riposare il bambino e tenerlo in un ambiente fresco;
  • non coprirlo in maniera eccessiva quando è a letto ma piuttosto vestirlo con abiti leggeri per permette al corpo di traspirare e di disperdere calore. Solo quando sono presenti brividi e il bambino sente freddo è bene coprirlo;
  • idratarlo con attenzione dandogli da bere a intervalli regolari acqua, camomilla, tè, succhi di frutta a piccoli sorsi. Con la febbre, infatti, il fabbisogno di liquidi dell’organismo aumenta;
  • se non ha appetito non forzarlo a mangiare ma proporgli pasti poco abbondanti e ad orari regolari;
  • se la febbre supera i 39° C si possono effettuare spugnature con acqua fresca su fronte, inguine e polsi (non usare invece alcool o ghiaccio).
 

L’uso dei farmaci

I farmaci vanno generalmente usati quando nel bambino oltre alla febbre si associano anche mal di testa e dolori muscolari e articolari. Solitamente ciò si verifica per temperature superiori ai 38° C e per i quali è consigliato assumere un farmaco antipiretico (che abbassa la temperatura), somministrato secondo i dosaggi e i tempi prescritti dal pediatra.

Anche gli antibiotici, cortisonici e l’aspirina non andranno mai somministrati senza prescrizione del medico.

Quando la febbre alta deve preoccupare?

Esistono, naturalmente, delle situazioni in cui la febbre alta si accompagna ad altri segnali che rappresentano un campanello d’allarme, e richiedono il consulto urgente del pediatra:

  • se il bambino ha meno di tre mesi;
  • se è molto irritabile, piange continuamente ed è difficilmente consolabile;
  • se è molto sonnolento e si fa fatica a svegliarlo;
  • se la febbre supera 40° C misurata in sede ascellare, o 40.5° C in sede rettale;
  • se fa fatica a muovere la testa ed il collo;
  • se scuote violentemente le braccia o le gambe, rigido od abbandonato (convulsioni);
  • se ha macchie rosse o scure sulla pelle;
  • se ha un forte dolore alla pancia con vomito, diarrea e dolori addominali.

In questi casi, l’intervento del pediatra aiuterà a diagnosticare la gravità della febbre e prontamente intervenire per salvaguardare la salute del bambino.

Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio 2024
4 minuti di lettura

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