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Come trattare la sindrome premestruale?

Come trattare la sindrome premestruale?

Ricercatori fanno il punto sulle cinque opportunità di trattamento per il disturbo disforico premestruale.
In questo articolo:

Un disturbo che può avere ripercussioni sulla vita privata

La sindrome premestruale esiste e colpisce seriamente circa il 10% delle donne in età fertile (e il 17% delle donne presentano sintomi lievi)  presentandosi con dolori addominali, mal di testa, debolezza, mal di schiena, gonfiore ed altri sintomi come Ansia o tristezza.
A sfatare la falsa credenza che i sintomi legati alla Sindrome premestruale siano per lo più immaginari o di tipo emotivo ci pensa anche uno studio, pubblicato sul Journal of Psychiatric Practice  firmato da Shalini Maharaj e Kenneth Trevino del Southwestern Medical Center dell’Università del Texas, che ha analizzato le varie opportunità di trattamento ad oggi disponibili e la loro efficacia nel curare il disturbo disforico premestruale, che colpisce dal 3 all'8 percento delle donne con sindrome premestruale.

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Vampate di calore e sudorazioni notturne possono essere ridotte efficacemente con trattamenti ben tollerati.

Si tratta di un disturbo che può avere serie ripercussioni sulla propria vita lavorativa e privata, e non va sottovalutato visto che stando ai dati  il 15% delle donne che convive con questo problema ha tentato almeno una volta di suicidarsi.

Come trattare il disturbo disforico premestruale

Cinque le tipologie di trattamenti disponibili analizzati dai ricercatori: 

  1. psichiatrico: consiste essenzialmente nella prescrizione di  inibitori selettivi della ricaptazione della Serotonina, in caso di mancata efficacia si può passare ad un contraccettivo a base di drosperinone ed etinilestradiolo.
  2. Anovulatorio: si tratta di un trattamento che induce una menopausa medica con effetti collaterali da non sottovalutare. Va quindi preso in considerazione solo laddove i primi due trattamenti farmacologici non abbiano avuto effetto.
  3. Integratori.
  4. Rimedi  fitoterapici.
  5. Rimedi non farmacologici

Per queste ultime tre categorie di trattamento i due studiosi hanno verificato che solo l'assunzione di calcio può rivelarsi efficace dal punto di vista terapeutico.

Per approfondire guarda anche: "Endometriosi: quali controlli fare?"

Ultimo aggiornamento: 05 Gennaio 2018
2 minuti di lettura

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