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Influenza: quanto ci ammaliamo davvero?

Uno studio rivela: gli adulti si ammalano solo due volte in 10 anni.

Gli adulti non si ammalano facilmente di influenza. Lo suggerisce uno studio condotto dall’Imperial College di Londra e pubblicato su PloS Biology. Le analisi condotte dagli studiosi britannici hanno concluso che in pratica dopo i 30 anni è davvero difficile prendersi l’influenza: accadrebbe in media solo due volte in dieci anni.

I ricercatori hanno analizzato campioni di Sangue provenienti da 151 persone della Cina del sud e hanno esaminato i livelli di anticorpi contro nove ceppi diversi di Influenza che circolavano tra il 1968 e il 2009.
Il risultato? I bambini prendono l’influenza in media ogni due anni, man mano che si cresce ci si ammala sempre meno e alla fine, passati i 30 anni, l’influenza si prende in media due volte ogni 10 anni.

E come spiegare, quindi, i vari malanni di stagione con cui ci scontriamo ogni inverno? Non si tratta di influenza, spiegano i ricercatori, ma di virus para-influenzali causati da altri agenti patogeni diversi dai Virus responsabili delle influenze stagionali vere e proprie.

Queste sindromi para-influenzali sono causate generalmente da rinovirus e coronavirus e causano sintomi del tutto simili a quelli influenzali”, precisa Adam Kucharski, a capo della ricerca.

Ma perché ci si ammala di influenza così raramente? I ricercatori propongono una duplice spiegazione. Da un lato i bambini hanno maggiori occasioni di vita sociale e di stare a stretto contatto con coetanei, potenzialmente portatori di virus, inoltre hanno un sistema immunitario ancora immaturo e più vulnerabile; dall’altro quando si cresce il sistema immunitario impara a riconoscere i vari agenti patogeni e conserva una memoria storica e immunitaria che si rivela utile quando si entra in contatto con virus e batteri.

Questo studio, spiegano i ricercatori, è il primo che ricostruisce la storia infettiva di un gruppo di persone analizzando campioni di sangue, tuttavia non manca qualche limite. Lo studio è stato, infatti, condotto su un limitato numero di persone in Cina e si è focalizzato solo sui ceppi A/H3N2 e non su quelli A\H1N1.

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio 2015
2 minuti di lettura

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