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L'iniziativa per combattere il carcinoma ovarico

L'iniziativa per combattere il carcinoma ovarico

La Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico si celebrerà l'8 maggio con una serie di iniziative e appuntamenti che coinvolgeranno ben 31 Paesi.
In questo articolo:

La Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico (World Ovarian Cancer Day) si celebrerà l’8 maggio con una serie di iniziative e appuntamenti che coinvolgeranno 73 associazioni pazienti di 31 Paesi, sotto la guida del Comitato Internazionale che la promuove dal 2013 e di cui fa parte l’associazione Acto (Alleanza contro il tumore ovarico).

“Rinascere nonostante una malattia così tremenda”. Perché il carcinoma ovarico rappresenta il sesto tumore più diagnosticato tra le donne, nonché il più grave (50% di mortalità) e rientra tra le prime cinque cause di decesso per tumore tra le donne che hanno un’età che va dai 50 e i 69 anni. Una neoplasia di cui si ammalano ogni anno circa 6mila italiane. Non deve stupire, dunque, che nel corso degli anni si sia cercato di non spegnere mai i riflettori su questo terribile tumore, sensibilizzando le donne e supportando la ricerca. Due aspetti, questi ultimi, che rappresentano il punto centrale dell’evento in programma.

Un'iniziativa per dare visibilità a tutte le donne

La Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico intende dare voce e visibilità a tutte le donne sia per far conoscere meglio la malattia sia per agevolare lo scambio di esperienze fra le pazienti di ogni nazione aderente. In Italia, Acto onlus celebrerà questa giornata attraverso un programma ricco di incontri ed eventi organizzati lungo tutto lo stivale; da Milano a Roma, da Torino a Bari, l’agenda (costantemente aggiornata, è consultabile su actoonlus.com) riguarda, soprattutto, il fornire una serie di informazioni sul tumore ovarico, sulle strutture oncologiche specializzate nel trattamento della patologia, sulla consulenza legale per quanto riguarda l’accesso ai benefici previsti dalla legge in ambito lavorativo, assistenziale e previdenziale.

E ancora, focus sui percorsi di supporto fisico, senza dimenticare il sostegno psicologico, poiché il tumore ovarico costituisce un evento traumatico che colpisce la persona nella sua identità, e affrontare un iter di questo tipo, senza un intervento di psicoterapia in grado di aiutare sia la paziente sia i suoi familiari, non è semplice. Ripristinare l’equilibrio corpo-mente, condizionato dalla patologia, è fondamentale per affrontare e superare le complessità del percorso di malattia.

Tumore dell’ovaio, cosa occorre sapere

“Secondo la classificazione accettata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità si distinguono due categorie di tumori: i primitivi e i secondari, che si differenziano dai primi perché giungono all’ovaio dopo essere apparsi in altre parti dell’organismo. Dal punto di vista istologico i tumori dell’ovaio si suddividono in epiteliali, stromali e germinali”. È quanto si legge sul sito della Fondazione Umberto Veronesi, una realtà in prima linea nella lotta ai tumori.

Per combattere il tumore ovarico occorre agire in tempo, investendo in prevenzione, diagnosi e terapia. Tutte le donne sono a rischio di tumore ovarico e le cause che provocano la divisione e moltiplicazione incontrollata delle cellule nell’ovaio non sono ancora conosciute. Si sa, invece, che un determinato numero di fattori aumenta il rischio di sviluppare questa forma di tumore. Da qui l’importanza della corretta diagnosi di tumore ovarico (che può essere completata dopo aver effettuato una ecografia pelvica e il controllo dei marcatori tumorali, mediante un prelievo del sangue prescritto nel caso in cui il quadro ecografico emergesse sospetto) e della giusta terapia, che prevede non solo l’intervento chirurgico e chemioterapico, ma anche – come già anticipato – altre tipologie di supporto (sia fisico sia psicologico) a seconda delle esigenze del paziente.

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Ultimo aggiornamento: 08 Maggio 2020
4 minuti di lettura

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