Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
Incidenti domestici: cause e regole di sicurezza

Incidenti domestici: cause e regole di sicurezza

Il numero di incidenti domestici sfiora ogni anno cifre rilevanti. Le cause? Disattenzione, imprudenza e insufficienti norme di sicurezza.

Un semplice strumento casalingo può diventare un pericolo molto più spesso di quello che si crede: basti pensare che in Italia sono circa tre milioni le vittime di incidenti casalinghi ogni anno.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ricorda che gli incidenti domestici sono la prima causa di morte per i bambini, anche se ovviamente le più colpite sono le casalinghe: se al 57,5% non è mai capitato di infortunarsi, sono circa il 41% le donne che subiscono incidenti tra le quattro mura.

Ma quali sono le cause più frequenti? In primis l’imprevisto: nella maggior parte dei casi la distrazione e la disattenzione sono i nemici delle ‘regine della casa’. Imprudenza o inesperienza si collocano al secondo posto della classifica delle cause degli incidenti domestici, anche se non mancano gli incidenti causati da malori improvvisi o dal cattivo e/o scorretto funzionamento degli elettrodomestici. Minori, invece, i casi in cui l’infortunio è causato dal comportamento improprio di altre persone o di animali domestici.

Quasi tutte le casalinghe annoverano un taglio tra gli incidenti più frequenti, a seguire Ustioni e cadute. Minore il numero delle donne che hanno subito danni fisici più gravi, causati da urti e/o schiacciamento; nella maggior parte dei casi la conseguenza immediata è qualche livido e un po’ di confusione, in qualche caso fratture o lesioni superficiali.

Ma la casalinghe non sono le uniche vittime di incidenti domestici. Anche gli anziani ed i più piccoli sono a rischio. Il luogo meno sicuro? La cucina. Attenzione quindi a prese elettriche scoperte, alle fiamme alte dei fornelli e ad eventuali corto circuito.

E se si hanno bambini in casa non dimenticare di seguire alcune regole di sicurezza fondamentali: acquistate solo giocattoli certificati CEE e che non possano rompersi in pezzi più piccoli di 4 cm, evitate di acquistare palloncini in lattice che rompendosi possono produrre minuscoli e pericolosi pezzi, non permettere ai bambini di indossare braccialetti e ciondoli quando dormono, non lasciate mai il bambino da solo su ripiani alti come il fasciatoio, un divano o un letto senza sponde, controllatelo a vista non appena inizia a camminare (metterà in bocca ogni cosa gli capiterà a tiro e esplorerà ogni angolo della casa senza paura), tenete sotto chiave farmaci e altre sostanze pericolose e non scambiate i contenitori dei liquidi, attenzione a bagnetti, pozze d’acqua e piscine, la cucina è un luogo pericoloso pertanto fate attenzione a elettrodomestici collegati alla rete, ai fili, agli oggetti che scottano come il ferro da stiro o il tostapane e mettete le pentole sui fuochi più interni e ponendo il manico verso l’interno, non lasciate incustoditi accendini e fiammiferi, attenzione alle scale che devono essere protette con cancelletti.  

Serve un pizzico di attenzione in più, dunque, ma anche un cambiamento di rotta a livello internazionale. La stessa OMS ribadisce l’importanza della messa a punto – sia a livello nazionale che a livello comunitario – di un metodo più uniforme per raccogliere ed immagazzinare i dati relativi al numero e alla tipologia di incidenti domestici. Una raccolta di informazioni più Capillare permetterebbe di distinguere e classificare meglio i danni causati da questo tipo di infortuni, oltre che di controllare in maniera più semplice ed efficace la ‘fenomenologia degli incidenti domestici’.

Conoscendo il fenomeno si potranno sviluppare politiche di prevenzione e attuare una campagna di informazione e sensibilizzazione, per evitare, o almeno ridurre, i rischi legati agli infortuni domestici.

Leggi anche:
La formazione di lividi ed ematomi è dovuta solitamente a traumi e contusioni. In questi casi, l'Ecchimosi tende a scomparire nell'arco di pochi giorni.
Ultimo aggiornamento: 29 Agosto 2017
4 minuti di lettura

L’hai trovato utile?

Condividi

Iscriviti alla newsletter di Paginemediche
Unisciti ad una community di oltre 50mila persone per ricevere sconti esclusivi e consigli di salute dai nostri esperti.
Ho letto l'Informativa sulla Privacy e acconsento al trattamento dei miei dati personali