Si tratta di un problema delicato che si presta a valutazioni diverse.
Da quanto si evince dal quesito si tratta di una persona molto anziana a cui è stata riscontrata per caso una fibrillazione atriale, aritmia che la paziente non sapeva di avere e non avvertiva. Nelle donne in età avanzata specialmente se di corporatura minuta il rischio di emorragia cerebrale legata alla terapia anticoagulante non è da trascurare.
D’altra parte l’utilizzo della semplice aspirina non protegge a sufficienza da potenziali eventi embolici.
Valutando rischi e benefici delle due scelte penso che la scelta più sensata in una donna di 85 anni sia quella del suo medico di base, scelta che tiene conto fra l’altro anche delle potenziali conseguenze di traumi da caduta che a 85 anni non sono rarissime.