Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Buongiorno. mio papà, 57 anni, nell'82 ha subito

Buongiorno. Mio papà, 57 anni, nell'82 ha subito un infarto miocardico, annualmente si sottopone a visita cardiologica, l'ultima l'ha fatta l'8 marzo 2004 e il medico ha scritto: "Paziente affetto da pregresso infarto miocardico con ipertensione arteriosa sistemica, displidemia. Non evidenzia segni di scompenso, P.A. 140/90. L'ecocardiogramma ha messo in rilievo lieve dilatazione atriale sn, ventricolo sn lievemente dilatato con normale funzione sistolica complessiva, ipocinesia infero-apicale e settale apicale, Prolasso del nembo mitralico posteriore con lieve reflusso, minimo reflusso valvolare aortico con bulbo ai limiti superiori, FE 58%. La prova da sforzo al cicloergometro, eseguita in corso di Terapia coronaroattiva, è risultata non significativa per mancato raggiungimento della frequenza cardiaca sottomassimale. Proseguire con la terapia in atto." La terapia in atto consisteva in: cardioaspirin, zocor 20mg 1/2 c (somministrato dal 2003), concor 1/2 c al dì (somministrato dal 2001). Purtroppo il 1 maggio 2004, mio papà è deceduto per infarto, le allego l'esito dell'autopsia "Referto riscontro diagnostico: Reinfarto miocardico acuto postero-settale con interessamento del muscolo papillare su cicatrice da pregresso infarto in viscere megalico (450g.) con lieve prolasso del lembo posteriore della valvola mitrale. Lieve arteriosclerosi lipidica". Le mie domande sono: dall'ultima visita era possibile prevedere che a breve avrebbe fatto l'infarto? A mio papà avevano detto che il precedente infarto era completamente sparito e che andava bene, oltre a continuare la cura di sempre, doveva prendere l'antibiotico in caso di operazioni dentarie o piccoli interventi. Inoltre: cosa è successo al Cuore di mio papà, cioè l'infarto ha preso una parte vitale del cuore e quale? Il medico di base non ci ha spiegato quali parti sono state lese, ad esempio: il muscolo papillare dove si trova e a cosa serve? Da cosa può essere stato causato l'infarto? Mio papà non ha avuto sintomi nei giorni e ore precedenti, stava bene. Come ultima cosa le dico che il papà e il fratello del mio babbo sono morti, il primo a 57 anni, il secondo a 54 anni, sempre per infarto, stessa modalità. La cosa poteva essere evitata oppure è una cosa congenita? Se non fosse stato sotto cura avrebbe fatto prima l'infarto o c'erano medicine che lo salvaguardavano meglio? Ci possono essere ripetizioni per noi figli? La ringrazio infinitamente per le risposte che mi darà, e mi scuso se la domanda è troppo lunga e in alcuni punti non chiara. Grazie, Elisa.
Risposta del medico
Paginemediche
Paginemediche
Come premessa direi che il complessivamente le modalità con le quali suo Papà era seguito sono state complessivamente buone, in linea con le Linee Guida Nazionali ed Internazionali, e così pure la terapia cui era sottoposto. Certamente aveva molti fattori di rischio per lo sviluppo e la progressione di una malattia delle arterie coronarie (l’aterosclerosi delle coronarie, che portano il sangue, cioè l’ossigeno, al muscolo cardiaco): la famigliarità (l’infarto non è una malattia ereditaria, ma si presenta con maggiore frequenza in soggetti che hanno parenti diretti già colpiti dalla stessa malattia, anche se non con una precisa regola come nelle malattie ereditarie), l’ipertensione, la dislipidimia, ed era già stato colpito da un infarto. I parametri che mi riferisce relativamente agli ultimi controlli fatti non potevano però effettivamente far prevedere una simile evoluzione in assenza di qualsiasi sintomo (disturbo accusato dal paziente). Nella morte di suo Padre potrebbe aver avuto un ruolo importante il fatto che un nuovo infarto, anche piccolo, abbia colpito un muscolo papillare. Queste sono delle piccole strutture muscolari, all’interno della cavità cardiaca, che regolano un buon funzionamento delle valvole cardiache depurate ad indirizzare correttamente il deflusso del sangue nelle varie cavità cardiache e quindi nell’intero organismo. La brusca compromissione di un muscolo papillare può creare una immediata insufficienza di una di queste valvole, in particolare quella che permette un buon deflusso di sangue dall’atrio sinistro al ventricolo sinistro (la mitrale), creando una situazione che, se si realizza improvvisamente come in questo caso, non riesce ad essere tollerata dall’organismo. Complessivamente quindi è una situazione particolarmente sfortunata, ma non mi sentirei proprio di fare alcuna critica a come suo Papà è stato seguito e curato. Per i discendenti sono certamente opportuni particolari controlli dei fattori di rischio, direi a partire dai 35 anni specie nei maschi, cercando di evitare o controllare tutti i fattori di rischio modificabili: non fumare, controllare con una certa regolarità la pressione arteriosa onde evitare lo sviluppo di un’ipertensione, controllare una volta l’anno il colesterolo e la glicemia, fare una costante attività fisica (passeggiate!) e cercare di non ingrassare, eventualmente fare un elettrocardiogramma ed una prova da sforzo con cadenze regolate dall’andamento della situazione clinica globale.
Risposto il: 26 Luglio 2004