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Esperto Risponde

Gent.mi dottori . sono molto rincuorato di aver

Gent.mi dottori . Sono molto rincuorato di aver trovato questo sito, dove poter alleggerire la pesantezza dei quesiti che nascono periodicamente, quando si e` affetti da una malattia silenziosa come questa. Curiosando nel sito ho anche colto il piacere della vostra altruista pazienza. Sono un ragazzo di 33 anni affetto da HcV-RNA negativo, non conosco il genotipo per disattenzione della lettura degli esami , che ho sempre fato leggere al mio dottore, il quale non mi ha mai detto niente altro che;"stai pure tranquillo". Adesso mi rivolgo a voi , per chiedervi , se con il virus HcV-RNA negativo (1o2,non lo so), devo ancora considerarmi a rischio cirrosi-tumore-cancro al fegato e se le malatie extra epatiche o malattie autoimmuni , persistono ancora? Se e` sempre meglio continuare a controllare le transaminasi ecc. ecc., come pure l`ecografie? E per ultimo , vi domando, se un individuo affetto di HcV-RNA negativo possa stare lontano dal suo paese , quindi meteendo a rischio la ritmicita` degli esami da effettuare, con conseguente rischio per alcuni vacini tropicali? Mi scuso per la numerosita` delle mie domande e spero di non creare difficolta per delle possibili risposte. Crdiali saluti...
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Riteniamo che per errore abbia scritto, nel quesito che ci pone, di essere HCV-RNA negativo. Infatti ciò significherebbe che non presenta infezione da HCV. Se invece voleva intendere di essere portatore di infezione da HCV, cioè HCV-RNA positivo, ciò impone che effettui periodici controlli clinici (almeno semestrali) che includano i test epatici e l’ecografia epatica. Un aspetto molto importante poi è rappresentato dal fatto di conoscere il genotipo di HCV. Infatti il programma diagnostico-terapuetico varia a seconda del genotipo presente. Il rischio di evoluzione in epatite-cirrosi-.epatocarcinoma dipende da numerosi fattori (tipo di infezione, fattori concomitanti peggiorativi, normalità stabile dei valori di aminotransferasi, etc.). E’ necessario ripettare la ritmicità dei controlli.
Risposto il: 02 Aprile 2008