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Esperto Risponde

Gentile dottore, ho di recente compiuto 20 anni e

Gentile dottore, ho di recente compiuto 20 anni e da circa 3 mesi soffro di TACHICARDIA SINUSALE riconducibile, da quanto emerso dai molteplici esami cardiologici-ed extra-effettuati, ad attacchi di panico, essendo stata esclusa ogni eventuale patologia cardiaca, tiroidea ecc... Le spiego più dettagliatamente: ebbi il primo episodio di tachicardia agli inizi di ottobre, improvvisamente, mentre seguivo il corso di economia della facoltà di legge che frequento. Premettendo di essere una ragazza fortemente ansiosa, il fatto cha all'improvviso il mio Cuore sembrasse essere "impazzito" battendo molto velocemente, mi terrorizzò costringendomi ad abbandonare l'aula. la tachicardia non si placava, anzi peggiorava gradualmente accompagnandosi a numerosi altri terrificanti sintomi quali cardiopalmo, difficoltà respiratoria, senso di Svenimento e la paura di un attacco di cuore imminente. Pensai istintivamente di precipitarmi a casa... durante il percorso in treno pensavo tra me e me "sto per morire, il cuore mi scoppierà..". giunta a casa ero stremata, tremavo ed il cuore pulsava ancora a mille... mi recai allora con mia madre dal cardiologo il quale, dopo un ECG (avevo 140 battiti al min) disse sorridendo "signorina, si tratta di una crisi di panico, non di altro... il cuore è perfettamente sano...". Apparentemente mi rassicurai, tornai a casa e non ci pensai più per 1 breve periodo, finchè 1 mattina, per caso, ascoltai al TG salute che in caso di "attacco di panico", qualora il paziente fosse svenuto, lo si sarebbe dovuto portare al PS per evitare un attacco cardiaco"... a quel punto le parole rassicuranti del cardiologo (e cioè che di tachicardia "a cuore sano" non si muore) sembravano non avere più alcun senso... nell'arco di pochi min il cuore era di nuovo a mille, pregai mio padre di correre al PS... anche lì l'ecg mostrava una tachicardia sinusale (sempre 140bm), mi somministrarono un calmante, diagnosi "crisi ansiosa". Da allora le crisi cominciarono ad essere frequenti... per 1 maggiore sicurezza feci un ecocardiogramma, tutto ok, a cui seguirono analisi di vario genere con esiti sempre negativi. ho assunto per un breve periodo il LOBIVON, ora ho smesso ma faccio psicoterapia ed assumo EN GOCCE (30 AL GIORNO). Quello che le chiedo (e che da tempo mi tormenta) è se queste forti tachicardie, pur avendo 1 cuore sano, possono compromettere la mia salute o la mia vita. PS. NON FUMO MA SONO SEDENTARIA. confido in una sua risposta... cordiali saluti.
Risposta del medico
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Assolutamente no! Guardi meno la televisione (spesso le trasmissioni che si occupano di “salute” sono foriere di messaggi devianti), e abbia fiducia di più in chi si è preso cura di Lei.
Risposto il: 17 Febbraio 2005