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Esperto Risponde

Il sottoscritto, papà della piccola lulù, nata

Il sottoscritto, papà della piccola Lulù, nata pretermine a 26 settimane e 4 giorni di gestazione in data 11.09.2003, desidera con la presente, esporre un anomalo caso clinico al fine di conoscere un ulteriore punto di vista ad esso riconducibile. PREMESSA. Nel mese di dicembre 2004, la piccola Lulù veniva ricoverata presso il locale ospedale pediatrico e dimessa dopo circa una settimana per una “bronchiolite”. Nella circostanza, le venivano riscontrati degli aumenti significativi delle transaminasi e delle GGT. In particolare:
• AST/ALT 274/295
• GGT 526
A partire dal suddetto episodio, si sono susseguite una serie interminabile di visite esami di laboratorio, biopsie epatiche e duodenali al fine di conoscere la vera natura di questa ipertransaminasemia, con una serie di diagnosi presunte e, la cui più probabile risulta quella di COLANGITE AUTOIMMUNE. Si precisa che dalla sopra detta data, i valori delle AST/ALT e GGT hanno avuto degli aumenti sostanziali fino ad oltrepassare punte di 1000 per ognuno.
DETTAGLI
Negli ultimi 21 mesi, alla piccola sono stati somministrati in ordine, i seguenti farmaci dapprima isolati, e successivamente anche associati. In generale:
• URSOBIL sciroppo 13 ml 1 volta al dì tuttora in corso
• DELTACORTENE cpr da 5 mg 10 mg/die (2 capsule)
• AZATIOPRINA 20 mg 1 volta al dì
• CICLOSPORINA 15 mg 2 volte al dì
• CELL CEPT 50 mg x 2 volte al dì tuttora in corso
• RANIDIL 2.3 ml al dì
• LEDERFOLIN flaconi da 1,5 mg 1 fl x 3 gg a settimana
• DIDROGIL 3ggt x 2 volte a settimana
Si rappresenta che la bimba ha eseguito 2 biopsie epatiche che hanno probabilmente confermato la diagnosi di “COLANGITE AUTOIMMUNE”. La domanda che però nessun medico sa spiegarsi è: Come mai i farmaci non riescono in alcun modo a far abbassare le transaminasi e le ggt, anzi tendenzialmente vanno ad aumentare? In ultimo si evidenzia che nel giugno u.s., sono stati sospesi tutti farmaci ad eccezione dell’Ursobil, e cioè prima di effettuare la biopsia, successivamente è stato reintrodotto il solo Cell Cept. Per concludere, manifestando il profondo sconforto per non conoscere ad oggi la strada che possa portare alla guarigione di mia figlia, chiedo per l’ennesima volta aiuto a chiunque possa aiutarmi o indicarmi un centro o un medico che possa risolvere questo caso.
Rimango a disposizione per ogni chiarimento e disponibile ad inviare la documentazione via fax o raggiungervi se fosse necessario. Scusandomi per l’eccessiva sinteticità.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Il suo caso, estremamente serio e preoccupante, richiede una valutazione attenta ed approfondita, soprattutto da parte di uno specialista pediatra con particolri interessi nell’ambito della malattia cui fa riferimento. Le consigliamo di rivolgersi al Prof. Giuseppe Maggiore - c/o Dipartimento di Medicina della procreazione e dell'Età Evolutiva - Via Roma, 67 - 56126 Pisa, Tel. 050 992639, e-mail: g.maggiore@clp.med.unipi.it
Risposto il: 26 Settembre 2006