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Esperto Risponde

Insonnia persistente da due anni

Mi sono ridotto a dormire circa un'ora a notte e 3/4 d'ora al pomeriggio. Mentre di pomeriggio, il sonno arriva istantaneo, di notte, sto tranquillo sul letto ma il momento ipnotico non scocca. Da due anni, quasi sempre mi addormento un'ora prima dell'alba. Ho girato neurologi e psichiatri. Tutti gli ipnotici sono risultati inefficaci, inoltre m'inducono reazione alle gambe (che normalmente sono calme). La melatonina è acqua. Sono stato sottoposto a visita presso una clinica del sonno. Proprio la notte in cui ero monitorato, ho dormito ... Diagnosi favorevole! Premetto che nelle vita ho sempre avuto un sonno difficile ma ora ... non esiste più. Eppure, ammetto che una volta alzato, dopo una prima fase di stordimento, mi rimetto in sesto e svolgo dignitosamente i miei doveri. Anzi, l'insonnia mi ha conferito una particolare lucidità, una maggiore vitalità mentale, direi un intuito "metafisico" ... È opportuno aggiungere un particolare. Dopo un banale intervento al setto nasale, nel 2006, avendo avuto alcuni episodi di TIA, in seguito ad un'anestesia, probabilmente abbondante, mi fu consigliato di assumere Depakin (500 + 500). Per un pò di anni mi ha tenuto più calmo ed ho dormito di più. Poi ho registrato assuefazione ed inefficacia (inoltre mi è stato detto da più parti che non era per me) ed ho smesso. Problemi psichici? Sono un intellettuale, autore di libri di filosofia e psicologia, emotivo e conflittuale. Ma questo fa parte di me.

È la mia ricchezza. Si può fare qualcosa o devo rassegnarmi? Ma perché, nel primo pomeriggio, dormire mi riesce così facile e la notte, invece, è un'estenuante e vana battaglia?

Risposta del medico
Specialista in Neurologia e Fisiatria

Il quesito così come espresso indica una sostanziale confusione terminologica. Un'anestesia non può causare attacchi ischemici transitori (TIA). La cura con il Depakin si usa per controllare le crisi epilettiche e non i TIA. Chi ha difficoltà a dormire di notte non dovrebbe dormire di giorno per evitare che insorga una tendenza all'inversione del ritmo sonno/veglia. Le conviene chiarirsi le idee sentendo il parere di un neurologo esperto.

Risposto il: 19 Settembre 2018