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Mia madre lo scorso 8 marzo viene ricoverata in

Mia Madre lo scorso 8 marzo viene ricoverata in ospedale per coliche dovute a colcoli nella Colecisti di cui soffre da anni. le fanno una ecografia approfondita e scoprono dell'abbondante versamento pleurico bilaterale e le vie biliari modestamente dilatate (8mm), dopo 6 giorni di coliche improvvisamente compare l'ittero con valori di biliburina a 6. le fanno una tac che evidenzia abbondante versamento pleurico, vie biliari dilatate e un linfonodo subcentimetrico nella loggia del barety. La trasferiscono, con diagnosi di Ittero ostruttivo dovuto ad un calcolo migrato nel coledoco, in un centro specializzato dove effettuare il drenaggio del versamento e la ERCP e in seguito l'asportazione della colecisti. In questo nuovo centro dopo avergli tolto 4 litri di liquido (i cui risultati istologici non evidenziano alcune cellule neoplastiche) le fanno dopo 9 giorni in data 26/03 una colangio rmn con mdc( la sanità italiana 9 giorni di attesa per la risonanza rotta) il cui referto è il seguente:
FEGATO NEI LIMITI PER DIMENSIONI E MORFOLOGIA, SENZA EVIDENTI LESIONI FOCALI. VIE BILIARI INTRAEPATICHE DISCRETAMENTE DILATATE DA STENOSI BREVE( CIRCA 1CM) E RIGIDA DELL'EPATICO COMUNE SUBITO AL DI SOTTO DELLA CONVERGENZA PRIMARIA, NELLA SEDE DELLO SBOCCO DEL DOTTO CISTICO. E' PRESENTE IN TALE SEDE DEL TESSUTO SOLIDO INTORNO AL CISTICO E ALLA STENOSI EPATICA, CON SFUMATA IMPREGNAZIONE DOPO MDC. IL QUADRO E' DA RIFERIRE IN PRIMA IPOTESI A COLANGIOCARCINOMA. COLECISTI POCO DISTESA, LITIASICA. COLEDOCO A VALLE DI CALIBRO REGOLARE CON SABBIA BILIARE DECLIVE. MICROGRANULIA LINFONODALE ALL'ILO EPATICO. PANCREAS, MILZA E SURRENI NEI LIMITI MORFOVOLUMETRICI SENZA EVIDENTI ALTERAZIONI DI SEGNALE. RENI NEI LIMITI PER DIMENSIONI E MORFOLOGIA. NON DILATAZIONE DELLE CAVITA' CALICOPIELICHE. Naturalmente all'ospedale ci dicono che si tratta di una Patologia molto aggressiva che non si può intervenire chirurgicamente e che esistono solo rimedi palliativi, propendendo per il posizionamento di uno stent per ripristinare il flusso della bile.In fretta il giorno 30 portiamo mia madre all'ospedale san giovanni di Roma, dove ci dicono che la patologia è grave ma che si può intervenire chirurgicamente facendo verosimilmente la resezione delle vie biliari e di parte del fegato. nel frattempo a mia madre viene effettuata una PTC per eliminare la bile in eccesso. le condizioni sono buone l'ittero sta regredendo, il prurito è scomparso e le feci sono tornate normali ( a tal proposito mia madre ha avuto solo due volte fenomeni di feci bianche), a detta dei dottori sata migiorando di giorno in giorno visibilmente e soprattutto migliorano anche i valori del sangue. Mi sono informato molto sulla patologia ed ho letto tutte le risposte alle domande sul vostro sito. In definitiva vvi chiedo:
Il tumore all vie biliari si manifesta in maniera silente senza dolori o coliche, non sono abbastanza strane queste coliche? non è abbastanza strana la comparsa dell'ittero dopo 6 giorni di coliche in presenza di un colangiocarcinoma? L'esperienza di un dottore può dare la certezza di una patologia maligna senza esami istologici sul tessuto? Dal quadro della risonanza possiamo ipotizzare che la malattia è in uno stadio iniziale essendo la massa piccola, circoscritta, non avendo interessato organi circostanti e non essendoci metastasi? il fegato è in buone condizioni in quanto gli esami del sangue mostrano la got e la gpt normali mentre la gamma gt a 75 ( io che ho 34 anni ho le got e gpt oltre 100 e la gamma gt fissa a 85). In caso la patologia sia allo stadio iniziale dopo l'intervento chirurgico di asportazione radicale è possibile sperare in una prognosi favorevole a 5 anni? Grazie
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
I numerosi quesiti che lei pone possono trovare solo risposte parziali e generali in quanto ciascun caso clinico è un caso a sé e va valutato mediante la completezza dei dati clinici. I tumori delle vie biliari che si estrinsecano all’interno del fegato possono causare dolore addominale a tipo colica. Inoltre perdita di peso, masse palpabili, ittero ( a volte senza sintomi). Il dolore addominale è tuttavia il sintomo più comune; l’ittero ostruttivo si presenta nel 90% dei colangiocarcinomi ed è progressivo con prurito ed anoressia. Alcuni pazienti inoltre possono avere colangite o colecistite acuta. Pertanto non è strano che vi sia stata presenza di coliche addominali né che l’ittero sia comparso dopo alcuni giorni dalla comparsa della sintomatologia dolorosa. La diagnosi comunque deve avvalersi di elementi diagnostici affidabili (TC o RMN o ERCP) in aggiunta alla fondamentale esperienza del clinico che valuta tali esami nel contesto del singolo caso. La resezione chirurgica è il migliore trattamento. I benefici includono la possibilità di una cura e di una sopravvivenza a lungo termine, soprattutto nei pazienti con tumori distali. Il tipo di procedura chirurgica dipende dal sito e dalla estensione della malattia. La scelta del trattamento e la prognosi sono soprattutto influenzati dalla localizzazione del tumore. Infatti la prognosi è migliore nei tumori dei dotti biliari distali, istologicamente differenziati ed i tumori polipoidi. La sopravvivenza media per i pazienti che vanno sottoposti a resezione curativa è del 67-80% ad 1 anno e 11-21% a 5 anni. Nei tumori dei dotti biliari distali la prognosi è migliore e la sopravvivenza media è di circa 40 mesi. Le percentuali di sopravvivenza comunque variano tra 50-70% a 1 anno fino a 17-39% a 3 anni. Se lasciato intrattato, il 50% dei pazienti con tumore dei dotti biliari può sopravvivere ad 1 anno, il 20% può sopravvivere a 2 anni, ed il 10% per 3 anni.
Risposto il: 11 Aprile 2005