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Mio padre è affetto da cirrosi epatica

Mio padre è affetto da Cirrosi epatica scompensata, diabete mellito. Sta seguendo una Terapia con 1 compressa di lasix, due compresse di deursil, 1 comp di luvion, una compressa di levofolene, inoltre assume farmaci per il cuore tipo dilatrend, lanoxin, un cerotto di deponit, una cp. di pantecta 20 oltre Insulina tre volte al giorno. Dopo alcune crisi di encefaloparia epatica, tamponati con flebo di aminoacidi ramificati, i suoi movimenti risultano ogni giorno più deboli e difficili. Il medico che lo segue non mi ha dato nessuna terapia in sostituzione delle flebo di aminoacidi ramificati. Volevo sapere se queste flebo si possono sostituire con altra terapia e se può essere utile consultare un neurologo. Grazie.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
La terapia con aminoacidi a catena ramificata ha una sua motivazione valida solo nelle fasi acute di coma epatico e per un periodo non superiore ai 3-4 giorni. Non vi è motivo di consigliare una terapia di mantenimento con tali presidi in quanto non hanno efficacia preventiva nella comparsa di encefalopatia epatica né alcun ruolo al di fuori di quello in caso di coma epatico (grado 3-4). Verosimilmente, se la sintomatologia neurologica è dipendente dalla cirrosi epatica, non è indicato l’intervento del neurologo.
Risposto il: 30 Gennaio 2006