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Esperto Risponde

Paralisi di bell

Buongiorno, vi scrivo per avere un secondo parere sulla terapia per la paralisi di bell, diagnosticata oggi, dal medico di base a mio padre quasi 90enne.
Da domani inizia terapia con prednisone, 50mg al gg x 7 gg per poi scendere. Inoltre, integratori di vit b6 a 300 mg per 30 giorni. La mia domanda è proprio sull'integratore 300 perchè ho letto che non andrebbe preso in caso di problemi epatici. Visto che mio padre prende la lamivudina (perchè dovendo fare chemioterapia, hanno fatto delle analisi ed hanno scoperto che in passato ha avuto l'epatite, e dovendo fare chemioterapia (terminata da quasi 1 anno), deve prendere la lamivudina come protezione). Quindi.. la domanda è ... un dosaggio di 300mg di vitamina b6 potrebbe causargli problemi (al fegato)? Ho letto che anche la b12 farebbe bene, ma da analisi del sangue ne ha sempre in super eccesso.
Il mio dubbio è principalmente sulla vitamina 300 ... visto il problema epatico, una dose così alta di vit b6 può essere più nociva che benefica?
Grazie mille dell'attenzione...
Un cordiale saluto

Risposta del medico

Buongiorno; se la diagnosi è corretta, la terapia è adatta al caso. Non viene specificato per quale ragione il paziente abbia fatto chemioterapia e debba riprenderla (anche se dice che è quasi terminata da un anno...?). Il problema della B6 semmai è nella insufficienza epatica ma quest'ultima si accompagna solitamente da valori ematochimici alterati: AST, ATL, GGT ecc. Quindi se non ci sono tali alterazioni si può supporre che in realtà il fegato non sia in sofferenza vera e propria pur avendo contratto una epatite (non viene specificato che tipo di epatite). Inoltre il fatto che un precedente (quanto recente?) dosaggio di Vit. B12 risulti più che abbondante può far supporre che la necessità di B6 non sia poi così indispensabile. Come in tutte le cose occorre valutare i vari fattori e tirare le somme: non è indispensabile fare la terapia con B6 e comunque non in maniera eccessiva e solitamente (ribadisco, se la diagnosi è corretta) tutta la terapia non deve durare molto a lungo (solitamente un paio di settimane) e non appena i sintomi riferiti al quadro clinico danno segnali di remissione si può calare con i dosaggi sia di cortisone che di B6. Tecnicamente si potrebbe anche valutare una "via di mezzo" somministrando meno B6 in caso di dubbi ma teoricamente, alla luce dei pochi elementi in mano non dovrebbero esserci particolari problemi nella assunzione per pochi giorni. Ovviamente però il parere del medico che ha il paziente in cura è indispensabile in questi casi per cui in caso di dubbi è sicuramente meglio interpellarlo per sicurezza spiegando le perplessità. Resto a disposizione, un cordiale saluto.

Risposto il: 09 Gennaio 2023