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Esperto Risponde

Salve, ho 42 anni e il 13.01.2005 ho subito un

salve, ho 42 anni e il 13.01.2005 ho subito un intervento di sostituzione valvolare aortica con tubo valvolato.L'intervento è stato complicato da blocco AV di 2° grado Mobitz 2 per cui si è reso necessario l'impianto di un pacemaker permanente di tipo atrioguidato(VDD).dall'ultimo ecocardiogramma risulta, tra gli altri dati, un flusso transprotesico max di 28 mm Hg, minimo rigurgito periprotesico. Il cardiologo mi ha rassicurato che è tutto regolare, ma vorrei sapere il significato del valore del flusso e del rigurgito periprotesico. Inoltre vorrei porvi le seguenti domande: - considerato che il blocco AV è avvenuto dopo l'intervento, è possibile che a distanza di tempo il cuore si sia regolarizzato e il P.M. non è più necessario? - essendo un ex sportivo, faccio 30-40' di corsa lenta 2-3 volte alla settimana, con frequenze controllate di 120-135 bt./min. , il fisico mi porta a superare tale soglia, posso superarla e se si di quanto? è sconsigliata la classica partita di calcetto tra amici o il lavoro moderato in palestra pesi? Grazie
Risposta del medico
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Il minimo rigurgito periprotesico (il sangue risale in minima quantità dentro il ventricolo) non deve preoccuparla così come il gradiente trans protesico (per quanto estremamente sofisticate le protesi meccaniche danno sempre origine a un minimo gradiente dovuto al fatto che offrono una certa resistenza al flusso sanguigno). E’ possibile che a distanza di tempo il PMK non entri in funzione (è dotato di un sensore per cui se la sua frequenza cardiaca è al di sopra di una determinata soglia il PMK viene inibito). La frequenza cardiaca allenante è circa il 70-75% della sua frequenza cardiaca massimale (pari a 220-età). Può superare tale frequenza ma non le sarebbe utile ai fini dell’efficienza fisica. I pesi non sono consigliati. Per gli sport di contatto (calcetto) bisogna tenere in considerazione il fatto che probabilmente lei è in terapia con Coumadin che può amplificare le eventuali conseguenze di un trauma. Un elemento importante per dare un giudizio sarebbe comunque sapere il motivo dell’intervento cardochirurgico e la funzione cardiaca.
Risposto il: 11 Giugno 2008