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Esperto Risponde

Salve, sono antonella, ho 35 anni. dopo un

Salve, sono Antonella, ho 35 anni. Dopo un ricovero di 8 gg e aver eseguito ecocardiogradia, ecg, test da sforzo, holter mi hanno dimesso con la seguente diagnosi: aritmia ipercinetica ventricolare IVB e V di Lown e Wolf in paziente affetta da prolasso valvolare mitralica con rigurgito secondario di lieve entità. Miastenia gravis in fase di quiescenza clinica. Celiachia. Devo fare la seguente terapia: Zestril 5 mg. 1 cpr/die; Cordarone 2 cpr x 3/die per 7 gg poi 1 cpr/die; Mestinon 1 cpr + 1/2 x 4/die; Antra 20 mg 1 cpr/die. Controllo con Holter tra 20 gg, se non va bene questo esame dovrò eseguire una coronarografia. Volevo sapere, per cortesia, il significato delle parole usate in Diagnosi (per il cuore) e se questa patologia è correlata con la miastenia e la Celiachia che già curo da diversi anni. A cosa puo essere dovuto questo tipo di aritmia? Sono molto preoccupata poichè non mi sento affatto bene e inoltre non mi hanno ancora saputo dare una spiegazione precisa di tutto ciò. Grazie. La informo che le ho già scritto, cod. prec. domanda FF/3D16054.
Risposta del medico
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In primo luogo la patologia cardiaca non trova correlazione con miastenia e celiachia. Il termine prolasso mitralico indica che i lembi della valvola mitralica durante la sistole erniano verso l’atrio sinistro, determinando un modesto riflusso di sangue nello stesso atrio. L’aritmia ventricolare di IV e V grado di Lown è un’aritmia ipercinetica complessa potenzialmente pericolosa: la pericolosità di questo tipo di aritmia è particolarmente importante quando si associa a prolasso valvolare mitralico con rigurgito importante, mentre la pericolosità è piuttosto modesta quando si associa a un prolasso con rigurgito lieve come nel suo caso. La causa dell’aritmia è da ricercarsi nella presenza con il prolasso, anche se le motivazioni che legano le due patologie non sono sempre chiare: si ritiene che fenomeni di tipo meccanico (stiramento del muscolo ventricolare) indotti dal prolasso possano essere all’origine delle aritmie ventricolari. Lo studio coronarografico serve ad escludere che la genesi dell’aritmia sia da ascrivere ad una causa ischemica determinata dalla presenza di ostruzione dei vasi coronarici (le arterie che irrorano il cuore). A mio parere sarà anche necessario eseguire uno studio elettrofisiologico per determinare se Lei sia a rischio di morte improvvisa e se sia eventualmente indicato l’impianto di un defibrillatore impiantabile.
Risposto il: 14 Maggio 2004