Salve, sono una persona di 42 anni, peso 92 kg altezza 175cm. Da qualche anno soffro di una leggera ipertensione (90-95 minima, 140-145 la max) che il mio medico curava dapprima con triatec, successivamente con lobivon da quando gli avevo riferito di episodi di palpitazione notturna. I farmaci venivano assunti prevalentemente durante il periodo invernale. Tutto questo fino agli inizi di maggio quando improvvisamente ebbi un improvviso attacco di tachicardia sinusale (battiti a 140, pressione max a 180, assenza di ulteriori sintomi) per il quale venni accompagnato al pronto soccorso che riscontro' appunto una tachicardia sinusale. Su loro consiglio ho fatto un
Ecocardiogramma e un holter. Sul primo sono stati riscontrati, mi dicono, solo alterazioni dovute all'effetto della pressione negli anni. Nel secondo delle sporadiche extrasistole. Il cardiologo che ha valutato gli esiti mi dice che a suo parere e' un problema di
Ansia, che tendo a reagire emotivamente alle
Extrasistole (in effetti sono una persona molto ansiosa, che fa anche un'enorme fatica a prendere sonno). Tuttavia non sono tranquillo in quanto ogni 15/20 gg mi capitano episodi di questo tipo. Per una breve frazione di secondo, ho come la sensazione di non respirare piu' e, rendendomene conto comincio ad agitarmi, a sudare un po' e le pulsazioni che normalmente a riposo sono intorno a 65 passano a 85-90. Dopo un po' tutto ritorna come prima. Ad agosto, mi e' inoltre capitato di svegliarmi sudato, con pulsazioni sempre intorno ad 85-90. Sono anche stato da un neurologo (dall'episodio iniziale, avevo anche cominciato ad avere una sorta di tremore interno) agli inizi di giugno il quale mi ha fatto assumere un farmaco, alprazolam, che ha avuto effetti sicuramente positivi finche' l'ho preso. Mi sono dilungato parecchio e me ne scuso, se possibile un Vostro parere sarebbe estremamente gradito. Grazie