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Il caffè fa bene alla salute, basta non abusarne

Il caffè fa bene alla salute, basta non abusarne

Riduce il rischio di ictus e cancro: numerose ricerche indagano sugli effetti benefici del caffè, da gustare senza esagerare.

A Milano, nelle settimane scorse, una tavola rotonda ha messo a confronto numerosi esperti per parlare delle proprietà benefiche del caffè. Molte ricerche scientifiche, infatti, hanno indagato sugli effetti che il caffè ha sulla salute e la maggior parte di esse è giunta alla conclusione che il caffè, purché venga assunto in dosi moderate, fa bene all’organismo.

Ecco qualche esempio. Il caffè riduce il rischio di essere colpiti da un ictus: uno studio condotto presso l’Università Federico II di Napoli, guidato da Luca Scalfi, ha riesaminato i dati raccolti in precedenti ricerche che avevano indagato sul caffè e ha concluso che assumerne quotidianamente in dosi moderate riduce il rischio di ictus del 18%.

Ma l’effetto protettivo scomparirebbe se si consumano quantità eccessive. Il caffè non provoca il Cancro, anzi in certi casi ne ridurrebbe il rischio: diverse meta-analisi sono giunte alla conclusione che il caffè – se ci si limita a 3/4 tazzine al giorno – non aumenta il rischio di tumori ma anzi potrebbe aiutare a prevenire il Tumore del cavo oro/faringeo, del fegato, dell’endometrio e probabilmente anche del colon.

Inoltre una meta analisi che ha analizzato 54 studi epidemiologici ha confermato che non esiste alcuna correlazione tra consumo di caffè e tumore al pancreas. Il caffè ha un effetto benefico sul colon-retto: in questo campo la ricerca è ancora in essere. Alcuni studi hanno ipotizzato che il caffè protegge dal tumore ma non si sa ancora grazie a quale componente o attraverso quale meccanismo.

Un recente studio, inoltre, ha scoperto che un consumo moderato di caffè aumenterebbe il numero di microrganismi buoni a livello intestinale, come i bifido batteri. Amleto D'Amicis, vicepresidente della Società italiana di Nutrizione umana (Sinu) e membro del Comitato scientifico per gli studi sul caffè Fosan, che ha preso parte alla tavola rotonda sul caffè e la salute, spiega che il segreto del caffè è nascosto nelle sue numerose sostanze bioattive, che vanno dagli antiossidanti ai grassi, dai sali minerali fino ai precursori di alcune vitamine e alla stessa caffeina che, in dosi moderate, “può svolgere un'azione blandamente stimolante e termogenetica, aiutando anche a dissipare energia".

Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio 2017
3 minuti di lettura
Commento del medico
Dr. Alessio Franco
Dr. Alessio Franco
Specialista in Dietistica

Sì al caffè, ma con moderazione. Il consumo di caffè fa parte della tradizione italiana ma è importante assumerlo in quantità modeste cioè due o tre tazzine al dì.

Nei suoi semi, infatti, sono contenute numerose sostanze come zuccheri, sali minerali, acidi grassi e la famigerata caffeina. La caffeina ha un’azione stimolante a livello nervoso, per questo motivo si usa bere il caffè principalmente la mattina, perché aiuta a 'svegliarci' e innalza il metabolismo con la sua proprietà termogenica.

Bere una tazzina dopo pranzo, invece, aiuta anche la digestione perché stimola la secrezione dei succhi gastrici, ma attenzione a chi soffre di gastrite, specialmente a non berlo a digiuno! Sembra, inoltre, dagli ultimi studi che un’assunzione moderata di caffè possa innalzare i livelli di colesterolo HDL 'colesterolo buono'.

Bisogna però fare attenzione: un eccesso di caffè va ad aumentare la pressione ed è sconsigliato a chi ha problemi di ipertensione. Un’abitudine che va evitata è sicuramente quella di bere una tazzina prima di andare a letto, si è visto, infatti, che se anche ci si addormenta senza problemi il sonno può essere agitato e quindi meno ristoratore.

Ricordiamo, inoltre, che ci sono alcune bevande che contengono caffeina e che vengono bevute anche dai più piccoli: anche in questi casi è da evitare l’assunzione alla sera. Per quanto riguarda gli sportivi, vi è un uso frequente di caffè e sostanze con caffeina mirate a migliorare le prestazioni, in realtà gli studi sono contrastanti e la caratteristica che aiuta maggiormente in questo campo è l’effetto psicologico che svolge sull’atleta.

Non superiamo quindi le tre tazzine al giorno e viviamo il momento del caffè come un’occasione per stare in compagnia: sorbiamolo con calma, magari seduti facendo una piacevole conversazione.

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