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Morfea: la malattia della pelle dura

Morfea: la malattia della pelle dura

La Morfea è una malattia autoimmune che colpisce la cute e appartiene al gruppo delle sclerodermie.
In questo articolo:

Morfea: la sclerodermia localizzata

La Morfea è una sclerodermia circoscritta e localizzata alla cute, caratterizzata da un'area centrale di consistenza dura, circondata da un alone di colore lilla.

La Morfea fa parte di un gruppo di patologie autoimmuni del sistema connettivo, con sintomatologia e decorso clinico diversi a seconda della variante clinica sistemica o circoscritta. Nella maggior parte dei casi, esse sono caratterizzate da una prima fase infiammatoria, seguita da una fase sclerotica (indurimento del tessuto bersaglio causato dalla fibrosi).

Per l'importanza dei sintomi e del decorso clinico, la sclerosi sistemica viene affrontata mediante approccio multidisciplinare, avendo come riferimento principale il reumatologo, specialista di questo importante gruppo di malattie, con il supporto di altre branche specialistiche (es. medicina interna, dermatologia, gastroenterologia, pneumologia, cardiologia, nefrologia, etc), suggerite al momento della visita reumatologica, in base al singolo paziente.

La Morfea è una forma di sclerodermia circoscritta alla cute i cui segni e sintomi differiscono in base alla variante clinica.

Sintomi di Morfea

Le chiazze, inizialmente eritematose, possono assumere con il tempo una consistenza dura, un colorito brunastro e sono ben delimitate rispetto alla cute circostante. Alcune di queste aree, possono presentare un alone violaceo alla periferia, con discromia e scomparsa degli annessi cutanei (peluria, ghiandole sudoripare, etc) all'interno della singola chiazza.

Le manifestazioni possono assumere un carattere lenticolare (morfea guttata), a chiazze (morfea a chiazze), lineare (sclerodermia lineare), bolloso (sclerodermia bollosa), nodulare o sottocutaneo.

È molto importante seguire a 360° il paziente affetto da sclerodermia, per un inquadramento multidisciplinare ed escludere possibili associazioni con altre patologie autoimmuni. La terapia può variare da paziente a paziente in base alle condizioni e soprattutto e alla variante clinica di sclerodermia e prevede l'impiego di diversi farmaci, alcuni dei quali mirati alla modulazione dell'infiammazione e della fibrosi.

Che cos'è la sclerodermia?

La Sclerodermia, è una Patologia autoimmune caratterizzata dalla formazione di fibrosi della cute che nei casi più seri può arrivare a danneggiare anche gli organi interni. Sclerodermia significa proprio 'pelle dura' e il principale Sintomo della malattia, che colpisce in prevalenza le donne, è proprio una anomala durezza della pelle che può spingersi anche agli organi interni.

Se non diagnosticata in tempo può essere fatale, ma spesso questa malattia non viene presa in considerazione neppure di fronte a sintomi piuttosto chiari, come il Fenomeno di Raynaud: il tipico pallore delle mani e dei piedi, primo possibile sintomo di malattia latente, che è provocato da una riduzione del flusso sanguigno alle dita e alle zone periferiche del corpo ed è spesso unito a un calo della temperatura corporea e a una alterata sensibilità cutanea.

La Sclerodermia è curarizzata da un aumento del tessuto connettivo e che con il tempo può evolversi, attaccando anche gli organi interni, soprattutto il cuore, i polmoni, i reni e l’apparato gastrointestinale.

Ultimo aggiornamento: 16 Luglio 2020
3 minuti di lettura

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