Un farmaco sperimentale sembra essere efficace per contrastare la Fibrosi epatica nei modelli murini.
Si tratta del JQ1, una molecola in via di sperimentazione per il trattamento di varie forme di cancro che ha impedito nei roditori la formazione di nuovo Tessuto cicatriziale nelle cellule epatiche sane.
Gli scienziati del Salk Institute hanno scoperto che questa molecola impedisce ad un gruppo di proteine (come la BRD4) di promuovere la formazione di tessuto cicatriziale nelle cellule sane del fegato che poi porta alla Fibrosi epatica e a un'eventuale cirrosi.
L'idea, quindi, è quella di riuscire a invertire la fibrosi epatica esplorando nuove opportunità terapeutiche per l'essere umano non solo per la fibrosi epatica, ma anche per quella che colpisce reni, pancreas e polmoni.
Si tratta del JQ1, una molecola in via di sperimentazione per il trattamento di varie forme di cancro che ha impedito nei roditori la formazione di nuovo Tessuto cicatriziale nelle cellule epatiche sane.
Gli scienziati del Salk Institute hanno scoperto che questa molecola impedisce ad un gruppo di proteine (come la BRD4) di promuovere la formazione di tessuto cicatriziale nelle cellule sane del fegato che poi porta alla Fibrosi epatica e a un'eventuale cirrosi.
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Michael Downes, primo autore della ricerca, spiega che le terapie tradizionali che sono finalizzate a trattare l'infiammazione spesso si rivelano inefficaci perché le cellule sono resistenti ai farmaci. Secondo i ricercatori interrompendo la causa della fibrosi a livello genomico è possibile fermarne il processo di formazione.L'idea, quindi, è quella di riuscire a invertire la fibrosi epatica esplorando nuove opportunità terapeutiche per l'essere umano non solo per la fibrosi epatica, ma anche per quella che colpisce reni, pancreas e polmoni.
Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre 2015
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