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Vaccinazioni in crollo in Italia. Perché?

Vaccinazioni in crollo in Italia. Perché?

L'OMS bacchetta di nuovo il nostro Paese. Istituzioni a lavoro per arginare il fenomeno.
Il tasso delle vaccinazioni considerate obbligatorie (come quella contro la poliomielite, il tetano, la difterite, l’epatite B) è sceso al di sotto del 95%, cioè sotto la soglia raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità indispensabile per garantire la cosiddetta “immunità di gregge”, la copertura contro queste malattie anche per chi non è vaccinato (per motivi legati alla salute, per esempio, o perché ha poche settimane di vita).
E calano drammaticamente anche le percentuali di bambini che vengono vaccinati contro il Morbillo, la parotite e la rosolia.

Dati preoccupanti che sono stati resi noti nei giorni scorsi dal Ministero della Salute e che hanno spinto l’Organizzazione Mondiale della Sanità a richiedere al nostro Paese immediate strategie di intervento per aumentare il tasso di vaccinazioni.

Ma vediamo più nel dettaglio i numeri delle vaccinazioni in Italia.
L’ultimo Rapporto ha esaminato la situazione al 2014, quindi sui bambini nati nel 2012. Quanti sono stati vaccinati e da quali malattie?
Nel 2013 le coperture vaccinali relative a poliomielite, tetano, difterite, Epatite B e pertosse arrivavano al 95% raccomandato, nel 2014 sono invece scese al di sotto di questa soglia. Resta invariato al 94,5% il tasso di vaccinazione contro l’Haemophilus influenzae b (Hib), mentre un calo del 4% ha riguardato la copertura per il vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia) che nel 2014 è scesa all’86,6%.

Dati che preoccupano molto tutte le Istituzioni sanitarie nazionali e internazionali.
Le motivazioni del calo delle vaccinazioni sono, secondo le riflessioni dell’Istituto Superiore di Sanità, da ricercare da un lato nella scarsa consapevolezza che i genitori di oggi hanno di malattie che solo qualche anno fa uccidevano migliaia di persone e che sono scomparse proprio grazie ai vaccini. Dall’altro, però, non si può ignorare che le campagne anti-vaccini negli ultimi anni hanno trovato su Internet un terreno fertile e hanno contribuito a generare allarmi ingiustificati e paure di danni, non dimostrati da nessuno studio scientifico, causati dai vaccini. Eppure le malattie contro le quali esistono i Vaccini possono tornare a colpire inaspettatamente. È il caso del bambino spagnolo morto qualche mese fa di difterite oppure, come ricorda il presidente della Società Italiana di pediatria Giovanni Corsello, della morte di bambini di poche settimane di vita causata dalla pertosse.
E anche il morbillo, dai più considerata erroneamente una innocua malattia dell’infanzia, in realtà nel 30% dei casi comporta il ricovero in ospedale e in un quarto dei casi almeno una complicanza.

È necessario, dunque, impegnarsi immediatamente per aumentare il livello di informazione dei genitori e coinvolgere di più i pediatri e i medici di famiglia.

Il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (CCM) del ministero della Salute e dall'Università degli Studi di Foggia, ha attivato il numero verde 800 56 18 56 (attivo il lunedì dalle 10 alle 18) per rispondere alle domande dei cittadini sui vaccini e le vaccinazioni. E, come spiegano tutte le parti in causa, è indispensabile l’approvazione da parte delle regioni del Piano nazionale Vaccini.
Ultimo aggiornamento: 08 Ottobre 2015
3 minuti di lettura

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