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Sono venuta a conoscenza di questo sito per puro

Sono venuta a conoscenza di questo sito per puro caso, mi sono rivolta ad altre persone senza ricevere mai risposta e nn so più dove sbatter la testa vi prego aiutatemi. Vorrei una struttura adeguata con medici ad alto livello. mio padre ex fumatore da circa 2 mesi, glaucoma in trattamento farmacologico, broncopatia cronica, ulcera gastrica (ultima EGDS 2001) litiasi biliare con occlusione del coledoco sottoposto a ERCP, complicata da peritonite, conseguente intervento di laparacentesi e successiva complicanza che ha determinato guarigione di II intenzione della ferita. Diabete da circa 15 anni in trattamento con ipoglicemizzanti orali. Dislipidemia. Un episodio di dolore toracico nel 1984 che il paziente ha ritenuto nn dover essere indagato, un controllo occasionale evidenziò nel 1994 la presenza di una pregressa necrosi miocardica. Successivi controlli non aveano evidenziato presenza di Ischemia inducibile. Lo scorso maggio veniva posta indicazione ad eseguire esame coronarografico, che evidenzia stenosi critica dell'arteria circonflessa che in data 10.05-2005 veniva sottoposta ad angioplastica coronarica percutanea ed a impianti di stent. Un recente ecocardiogramma evidenzia Cardiomiopatia dilatativa con FE 30% e diametri ventricolari aumentati (58 td, 40 ts).Asintomatico fino al settembre 2005 quando è comparsa una sintomatologia caratterizzata da difficoltà respiratorie (pre-edema?) che in alcune occasioni ha necessitato del ricovero in ospedale. Ultimo ricovero il 26-10-2005 per edema polmonare acuto. L'eco conferma la cardiomiopatia dilatativa, dilatazione atriale sinistra. Anamnesi prossima asintomatico per angor e dispnea. Riferisce facile stancabilità e dispnea. Esame Obiettivo polsi periferici normosfigmici isopulsanti addome globoso trattabile nn dolente alla palpazione superficiale e profonda, presenza di importante laparocele su pregressa ferita chirurgica, attività cardiaca ritmica bradifrequente toni di ridotta intensità soffio sistolico alla punta, diastolico aortico e lieve insufficienza tricuspidalica. MV fisiologico. Elettrocardiogramma RITMO Sinusale FC 58 PR 160 QRS 100 QT 470 QTc 464 Asse elettrico 0. Conclusioni ritmo sinusale a fc di 58 bmp pregressa necrosi inferiore, ischemia inferoposterolaterale. DOPO UNA VISITA ACCURATA andammo da un altro specialista il quale da un referto ecocardiografico il il 9-11-05 dichiarò che l'unica cosa da fare fosse un intervento che si fa solo in tre parti al mondo e consisteva nel ridurre il muscolo cardiaco. esiste questo? Con tanti studi è l'unica via d'uscita? so che nn possiamo starcene così ma dove andare? Lo specialista del 9-11-05 dichiarò miocardiopatia dilatativa in stadio avanzato con insufficienza mitialica relativo di grado lieve insufficienza aortica lieve assente versamento pleurico PA 130/70 Ao anulus radice 35 , AS AP 40, VS (TD) 63, VS (TS)45, SIV (TD) 11, P.P (TD) 10,EF 25-30.Poi insieme ad un altro specialista la Cura è la seguente Dilatrend 6.25 3 compresse re 8.00. 12.00 18.00 Coversil alle 8.00 1 cp Lasix 500 poi 25 sostituite ora da diuresix Ticlopidina 1cp alle 12.00 Pravaselect 1 cp alle 22.00 Luvion 1cp alle 16.00 Glibomet 1cp 16.00 Antra 1cp 8.00 Lanoxin Mite e Carvasin solo in cas di Dispnea Esami consigliati CPK AST ALT controllo della pressione dieta iposodica. Dato che volevo io un quadro generale ho fatto a distanza di tempo 24/11/05 i seguenti esami con rispettivi valori
Azotemia 66 Creatininemia 1.40 Glicemia 139 un pò alterati rispetto alla norma in più sodio 138.1 potassiemia 4.86 cpk 46 ldh 305 GOT 18 GPT 17. In attesa di un vostro riscontro mi scuso per eventuali errori e per la confusione che ho potuto arrecarvi ma siete la mia unca speranza. Distinti saluti mirella.
Risposta del medico
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La prima cosa da fare è escludere tramite test non invasivi (stress eco) o invasivi (coronarografia) una progressione della coronaropatia che determini una disfunzione ventricolare su base ischemica. Se questo non è, valutare mediante speciali tecniche ecocardiografiche se esiste una dissincronia ventricolare che possa essere corretta con la applicazione di un pace-maker biventricolare. Per quanto riguarda l’opzione chirurgica (che in caso di riduzione volumetrica del VS non fornisce risultati esaltanti) bisogna valutare le dimensioni del ventricolo che, almeno dai dati forniti, non sembra eccessivamente dilatato, e la sua morfologia. La terapia pare adeguata, fatta eccezione per l’uso di antidiabetici orali che, in un soggetto in scompenso, sarebbe bene sostituire con insulina.
Risposto il: 14 Dicembre 2005