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L'importanza dello screening contro il cancro della cervice uterina

L'importanza dello screening contro il cancro della cervice uterina

Dal 21 al 27 gennaio si celebra la Settimana della Prevenzione del cancro alla cervice uterina. Un’occasione per ricordare l’importanza dello screening.
In questo articolo:

Da lunedì 21 a domenica 27 gennaio 2019 si celebra la Settimana della Prevenzione del cancro alla cervice uterina. Un’occasione internazionale per ricordare l’importanza dello screening: step essenziale per prevenire una delle forme di tumore femminile più diffuse al mondo (il secondo dopo quello alla mammella), il cui principale fattore di rischio è l’infezione da papillomavirus (HPV).

La campagna, principalmente social e mediatica, quest’anno si apre con lo slogan “Smear for Smear”, cioè: “una sbavatura per il Pap-test”. Il termine “smear” (letteralmente “macchia, strisciata”), in inglese indica anche un modo informale per nominare il Pap-test, l’esame citologico (“Smear test”) in grado di individuare in modo rapido e precoce la presenza di eventuali alterazioni nelle cellule della cervice uterina.

La campagna mediatica della Cervical Cancer Prevention Week 2019, infatti, portata avanti dall’associazione inglese Jo’s Cervical Cancer Trust, invita tutte le donne a postare, nei giorni della settimana dedicata alla prevenzione, dei selfie con una sbavatura di rossetto sulle labbra, simbolo del messaggio di prevenzione.

L’obiettivo degli organizzatori, infatti, è continuare a lottare per ridurre l’incidenza di una malattia che, seppur diffusa, si può prevenire. In che modo? “Con lo screening – spiegano –; con la conoscenza della sintomatologia; attraverso la vaccinazione HPV in età compresa tra gli 11 e i 18 anni e con l’informazione e il dialogo tra amici e familiari”.

Cancro della cervice uterina: di cosa parliamo

Il tumore della cervice uterina – si legge sul sito del ministero della Salute – è causato da un’infezione persistente da papillomavirus umano (HPV), trasmesso per via sessuale e molto frequente soprattutto nelle giovani donne. La maggior parte delle infezioni regredisce spontaneamente.

Quando l’infezione persiste nel tempo, si formano lesioni nel collo dell’utero, che possono evolvere in cancro. Il rischio di cancro dipende fortemente da alcuni tipi ben identificati di virus HPV ma è favorito da: scarso accesso alla prevenzione, numero di partner, giovane età di inizio dell’attività sessuale, stati immunodepressivi, fumo di sigaretta e contraccezione ormonale.

Settimana della prevenzione del cancro della cervice uterina: i numeri in Italia e l’importanza dello screening

Tra le donne nel nostro Paese, il tumore più frequente è quello della mammella, rappresentando il 28% di tutte le neoplasie, seguito da quelli del colon-retto (13%), del polmone (8%), della tiroide (6%) e del corpo dell’utero (5%) – dati Airtum (I numeri del cancro in Italia 2017).

Nel 2017,  in Italia, sono stati stimati 2.300 nuovi casi (pari al 2% di tutti i tumori incidenti nelle donne) di cancro alla cervice uterina. Questa neoplasia è più frequente nella fascia giovanile (4% dei casi, quinta neoplasia più frequente) mentre dopo i 50 anni rappresenta complessivamente l'1% dei tumori femminili. Si stima che il rischio di sviluppare un tumore della cervice uterina nell’arco della vita di una donna è di 1 su 160. La diagnosi precoce rappresenta l’arma più efficace nella prevenzione del carcinoma della cervice uterina. In Italia la diffusione del Pap-test a livello spontaneo, a partire dagli anni '60 e, soprattutto, l’avvio dei programmi di screening organizzato hanno rappresentato i principali fattori di riduzione dell’incidenza e ancor più della mortalità per questa neoplasia.

Il Pap-test: cosa è e come si fa la prevenzione

Secondo le linee guida della prevenzione in Italia, tutte le donne tra i 25 e i 64 anni devono effettuare un Pap-test ogni 3 anni. Il Pap-test è un prelievo di una piccola quantità di cellule del collo dell’utero, che vengono analizzate al microscopio; se non si evidenzia nessuna anomalia, la donna viene invitata a ripetere l’esame dopo 3 anni, altrimenti viene invitata direttamente dal centro screening a eseguire una colposcopia di approfondimento con asportazione di lesioni patologiche eventualmente presenti.

Per approfondire guarda anche: “Il Papilloma virus può causare il tumore all'utero?”

Ultimo aggiornamento: 16 Gennaio 2020
4 minuti di lettura

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