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Danni del fumo: cosa provoca?

Danni del fumo: cosa provoca?

Malattie respiratorie, infarti e cardiopatie gravi: questi e molti altri sono i danni del fumo. Smettere è l’unica soluzione per restare in salute.
In questo articolo:

Secondo l’OMS – l’Organizzazione Mondiale della Sanità – il tabacco uccide metà dei suoi consumatori e i numeri parlano chiaro: il fumo causa annualmente la morte di circa 3,3 milioni di persone al mondo e in Italia oltre 90mila.

Quali danni provoca il fumo?

Il vizio del fumo è uno dei principali fattori che provocano problemi di salute con conseguenze dannose, e nello specifico le patologie correlate riguardano:

  • malattie cardio-circolatorie: il fumo riduce il trasporto di ossigeno ai tessuti e fa aumentare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca. Questo danneggia cuore e arterie, favorendo lo sviluppo di malattie cardiovascolari come aritmie, infarto al miocardio, cardiopatia ischemica e ictus;
  • patologie respiratorie e infezioni broncopolmonari: le sostanze tossiche del fumo una volta assorbite dai polmoni possono favorire l’insorgenza di asma, BPCO, enfisema, apnee ostruttive, insufficienza respiratoria, fibrosi polmonare e tumore al polmone.

Ma non solo. Gli effetti nocivi del fumo tendono ad accumularsi nel tempo e provocare altresì:

  • invecchiamento della pelle: fumare causa il rilascio nell’organismo di radicali liberi che ostacolano la produzione di collagene e comportano perdita di elasticità, comparsa di macchie cutanee e la formazione di rughe soprattutto nella regione intorno alle labbra;
  • effetti sul cavo orale: diminuisce le difese immunitarie nei confronti della placca batterica favorendo l’ingiallimento della dentina, gengiviti, alitosi e l'insorgenza del cancro alla bocca;
  • danni sulla sessualità maschile: la sigaretta avendo un effetto dannoso a livello vascolare, è un fattore di rischio importantissimo nello sviluppo della disfunzione erettile;
  • problemi in gravidanza: il fumo influisce negativamente sull'apparato riproduttivo femminile, aumenta il rischio di aborti e provoca menopause più precoci. 

Le sostanze nocive presenti nella sigaretta (nicotina, catrame, monossido di carbonio, ammoniaca, ecc.) danneggiano l'organismo con diverse azioni:

  • cancerogena (sviluppo e accrescimento del cancro del polmone, del cavo orale, della laringe, dell'esofago, del pancreas, della vescica e del rene);
  • irritante (tosse, bronchite cronica, enfisema);
  • ossidante (infarto cardiaco, ictus cerebrale, emorragia cerebrale, trombosi, invecchiamento precoce). 

Non esiste quindi una soglia di sicurezza sotto la quale il fumo non produce danni.

I danni del fumo passivo

Attenzione perché anche il fumo passivo è considerato irritante e cancerogeno per l'uomo. Infatti, è ben nota la correlazione tra il fumo passivo e l'insorgenza di malattie cardiovascolari e di cancro nei non fumatori.

L’esposizione passiva al tabacco fumato da altri e, in generale, frequentare ambienti inquinati, è responsabile di 1/4 delle malattie respiratorie e particolarmente dannoso soprattutto per neonati e bambini.

I vantaggi dello smettere di fumare

Smettere di fumare è certamente uno dei passi più importanti che si possono fare per ridurre l'insorgenza di malattie e allungare la speranza di vita. Infatti:

  • la pressione del sangue e la frequenza del battito cardiaco tornano normali e il rischio di avere un infarto cardiaco si riduce del 50% dopo 1 anno, mentre il rischio di ictus cerebrale regredisce in 5-10 anni dall’astensione;
  • il rischio di cancro del polmone è paragonabile a quello di chi non ha mai fumato dopo 10 anni dalla sospensione.

Inoltre, smettere di fumare migliora la qualità della vita:

  • olfatto e gusto migliorano già dopo alcuni giorni;
  • la pelle ritorna più luminosa dopo alcune settimane;
  • i denti diventano più bianchi;
  • l'alito diventa più gradevole;
  • gli abiti e i capelli non hanno più l'odore di fumo;
  • il respiro migliora e scompare la tosse da fumo;
  • si salgono più facilmente le scale;
  • ci si sente meglio risparmiando anche soldi.
Ultimo aggiornamento: 31 Maggio 2023
4 minuti di lettura

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