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Acido linoleico: benefici ed effetti collaterali

Acido linoleico: benefici ed effetti collaterali

L'acido linoleico, introdotto attraverso l'alimentazione, contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue. Ma i suoi benefici non finiscono qui.
In questo articolo:

Lo troviamo negli oli vegetali, nel pesce, nella frutta secca, nel germe di grano e nella soia. È l’acido linoleico, un acido grasso essenziale, che il corpo umano non può produrre e deve essere introdotto attraverso l’alimentazione. Da non confondere con l’acido linolenico, questa sostanza si presenta come un liquido incolore, che vanta diverse proprietà. In particolare, secondo le indicazioni dell’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare), l’acido linoleico contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue. L’Efsa precisa anche che, per poter godere dei suoi effetti benefici, è necessario assumerne 10 grammi al giorno. Tra le altre proprietà, ci sono il benessere della cute e dei capelli, un effetto anticellulite e un impiego nel trattamento dell’obesità (sebbene la medicina non abbia ancora dimostrato degli effetti realmente dimagranti).

Acido linoleico, che cos’è

L’acido linoleico è un acido grasso polinsaturo della serie omega 6. Esistono diverse forme derivate di questo acido grasso essenziale, la più famosa delle quali è la forma coniugata (acido linoleico coniugato o cla). Con questa espressione ci si riferisce a un isomero particolarmente abbondante nella carne bovina e nei latticini, che potrebbe aiutare a ridurre i depositi di grasso nell’organismo e a migliorare le difese immunitarie, ragioni per cui l’acido linoleico nella forma coniugata è spesso utilizzato dagli sportivi cultori della massa muscolare.

L’acido linoleico non coniugato si trova in una grande varietà di alimenti, per lo più di origine vegetale, e in particolare negli oli (di cartamo e di vinacciolo, ma anche di semi di girasole e di mais, di germe di grano, di oliva e di lino). Lo troviamo anche nel burro di arachidi e nella frutta secca: noci, arachidi, mandorle e pinoli. L’acido linoleico è presente infine nella borragine e nella soia e, per quanto riguarda le fonti di origine animale, nell’olio di fegato di merluzzo.

Acido linoleico, i benefici

L’acido linoleico sembra svolgere un ruolo nel mantenimento in salute delle membrane cellulari e nella crescita cellulare e sarebbe coinvolto nella sintesi di alcune molecole implicate in importanti processi come la coagulazione del sangue e la mediazione della risposta infiammatoria. Come accennato, l’acido linoleico sarebbe inoltre in grado di tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue.

In cosmetica, questa sostanza viene impiegata in diversi prodotti per contrastare la caduta dei capelli, ma anche in alcune preparazioni per la cura della pelle: combatterebbe l’acne e aiuterebbe nel trattamento della dermatite seborroica. L’acido linoleico è utilizzato anche nei trattamenti anticellulite per la sua presunta capacità di bruciare i grassi. Per questo, può essere utilizzato anche nel trattamento dell’obesità.

Grazie alle proprietà antinfiammatorie, questo acido essenziale è utilizzato anche per curare la secchezza oculare e, come antidolorifico, è impiegato nel contrastare i sintomi della sindrome premestruale.

Acido linoleico, effetti collaterali

Non vi sono particolari controindicazioni all’assunzione di acido linoleico. Tuttavia, in alcune persone, la sostanza sotto forma di integratore può causare problemi di stomaco, nausea, diarrea e affaticamento. Potrebbe inoltre rallentare la coagulazione del sangue, aumentando così il rischio di lividi ed emorragie in chi soffre di disturbi della coagulazione. Per questi motivi la sua assunzione non è indicata in vista di un intervento chirurgico programmato.

Se ne sconsiglia anche l’assunzione, sotto forma di integratori, in gravidanza e durante allattamento. Nessun problema, invece, per la normale introduzione nell’organismo attraverso la dieta. A oggi non risultano interazioni tra l’assunzione di acido linoleico e quella di farmaci o altre sostanze. Per un corretto trattamento è però sempre consigliato il parere di un medico.

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Ultimo aggiornamento: 15 Settembre 2020
4 minuti di lettura

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