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Piano Nazionale Vaccini: cosa prevede?

Piano Nazionale Vaccini: cosa prevede?

Il Piano Nazionale Vaccini è il calendario completo delle vaccinazioni disponibili e raccomandate dal Ministero della Salute.
In questo articolo:

In Italia le vaccinazioni obbligatorie per legge sono 10 e servono a prevenire le seguenti malattie infettive:

Sono invece facoltative, ma offerte in forma gratuita, le vaccinazioni contro Meningococco B e C, Pneumococco e Rotavirus.

Le dieci vaccinazioni sono necessarie per la frequentazione scolastica. Non sarà possibile iscirvere a scuola i bambini non vaccinati al di sotto dei 6 anni di età e sono previste multe per i genitori che non vaccinano i propri figli dai 6 anni in poi. Chi è in attesa di vaccinare il bambino può comunque iscriverlo a scuola, presentando copia della prenotazione dell’appuntamento presso l'azienda sanitaria locale. Le vaccinazioni sono obbligatorie per tutti e possono essere omesse o differite solo in caso di accertato pericolo per la salute documentato e attestato dal medico. 

Il Piano Vaccini, che copre l’arco 2017-2019 è nazionale, per cui è valido per ogni Regione italiana, sempre mantenendo la facoltà alle singole Regioni di emanare leggi particolari a riguardo delle singole vaccinazioni, anche in relazione alle disponibilità economiche assegnate al comparto Sanità.

Il calendario della vaccinazioni obbligatorie è il seguente:

VACCINO ETÀ
  nascita 3 m. 4 m. 5 m. 6 m. 7 m. 11 m. 13 m. 15 m. 6 a. 12-18 a. 19-50 a. 50-64 a.

>65 a.

Difterite   x   x     x     x x 1 dose ogni 10 anni
Tetano   x   x     x     x x 1 dose ogni 10 anni
Pertosse   x   x     x     x x 1 dose ogni 10 anni
Polio   x   x     x     x x      
Epatite B x x   x     x              
Haemoph.   x   x     x              
Morbillo                 x x        
Rosolia                 x x        
Parotite                 x x        
Varicella                 x x        

Per quanto riguarda invece le 4 vaccinazioni consigliate e gratuite, ma non obbligatorie, il calendario è il seguente:

VACCINO ETÀ
  nascita 3 m. 4 m. 5 m. 6 m. 7 m. 11 m. 13 m. 15 m. 12-18 a.
Meningococco B   x x   x     x    
Meningococco C               x x
Pneumocco   x   x     x      
Rotavirus   2 - 3 dosi        

L'importanza delle vaccinazioni

Nel 2015 è stata pubblicata la nuova mozione del CNB (Comitato Nazionale per la Bioetica), dal titolo “L’importanza delle vaccinazioni”, in cui si rimarca l’aumento mondiale di casi di morbillo, causato dal calo delle coperture, che in Italia ha fatto ammalare circa 1700 persone nel 2014. Vengono ricordati anche i casi italiani di meningite, alcuni purtroppo mortali, e viene espressa una “viva preoccupazione per la tendenza sempre più diffusa in Italia a dilazionare o addirittura rifiutare la somministrazione delle vaccinazioni raccomandate dalle Autorità Sanitarie e universalmente riconosciute come efficaci”.

Viene ribadito che “i Vaccini costituiscono una delle misure preventive più efficaci, con un rapporto rischi/benefici particolarmente positivo e con un valore non solo sanitario, ma etico intrinseco assai rilevante”.

Sulla base di questi presupposti, viene invocata l’assunzione di responsabilità sia personale sia sociale, invitando la promozione di tutte le attività che possano informare ed educare i cittadini, allontanando le falsità ed i pregiudizi ingiustificati, primo fra tutti il presunto collegamento tra vaccinazioni e autismo.

Nel documento si sottolinea anche un fondamentale principio etico: i bambini, cui sono destinate le vaccinazioni, sono una categoria di cittadini particolarmente vulnerabili, che devono essere protetti in tutti i modi, e tale protezione spetta in primo luogo ai genitori. La protezione del figlio non significa però libertà di scelta da parte dei genitori ma rispetto da parte loro del diritto del bambino ad essere difeso efficacemente contro malattie che possono addirittura mettere in pericolo la sua vita. Rifiutare di vaccinare il proprio figlio significa esporlo al rischio di contrarre malattie potenzialmente gravi, negandogli un mezzo di difesa, quale i vaccini, in cui il rapporto beneficio/danno è altissimo (cioè i benefici della Vaccinazione sono enormemente superiori ai rari danni provocati).

La mozione rammenta, infine, che la sola applicazione di norme igieniche non è sufficiente ad impedire il diffondersi di malattie contagiose, come è stato dimostrato dall’aumento delle infezioni in quei paesi dove la vaccinazione ha subito un calo. In conclusione, i genitori che non sottopongono i figli alle vaccinazioni consigliate si assumono la responsabilità di questo gesto e ne rispondono davanti ai propri figli ed alla propria coscienza, augurando loro di non doverne mai rispondere anche in sede penale.

Conseguenze della non vaccinazione

Dopo alcune vicissitudini, contestazioni, discussioni in Camera e Senato, nel 2017 è stato pubblicato il Decreto Legge che stabilisce quali siano le vaccinazioni obbligatorie in Italia e quali quelle consigliate. L’iter è stato travagliato, anche per l’interferenza dei mass media e di movimenti spontanei nati per difendere la libertà di scelta personale. La legge è infine stata approvata, con 296 voti favorevoli, 92 contrari (Lega e M5S) e 15 astenuti.

La legge ha decisamente “ammorbidito” le conseguenze negative per quei genitori che si rifiutano di vaccinare i propri figli: innanzitutto l'impossibilità all’iscrizione scolastica riguarda solamente la scuola dell’infanzia e la scuola primaria (quelle che un tempo venivano chiamate “asilo” ed “elementari”), mentre per la scuola secondaria (le vecchie “medie”) è stato eliminato il divieto di iscrizione per i bambini non vaccinati.

Anche le conseguenze economiche sono state riviste: la multa per chi non vaccina i propri figli parte da 100 euro e può arrivare fino a 500 euro, in base alla gravità dell’inadempienza di legge. È stato invece eliminato l’obbligo della segnalazione all’ASL ed ai Tribunali dei Minori dei genitori inadempienti. 

In ultima analisi, il testo definitivo ha parzialmente attenuato l’asprezza del testo originale, e questo può essere visto come un bene o come un male, a seconda dei punti di vista. Quello che è invece importante sottolineare è che la cosiddetta “libertà di scelta” invocata dai genitori anti-vaccinazioni deve comunque essere subordinata al non danneggiamento degli altri: l’immunità “di gregge” è fondamentale per evitare malattie anche mortali e non ci si può barricare dietro un assurdo “diritto” di scelta. La frase di Martin Luther King è un esempio chiaro: la mia libertà finisce dove inizia la vostra. Si può discutere filosoficamente e giuridicamente sull’applicazione pratica di questa sentenza, ma fuori da ogni dubbio è il fatto che se la mia decisione danneggia i miei simili io non ho il diritto di prenderla. E la non vaccinazione dei propri figli costituisce sicuramente un danno potenziale per tutti gli altri bambini.

Vaccinazioni obbligatorie a scuola: cosa devono fare i genitori

Per i bambini da 0 a 6 anni le dieci vaccinazioni obbligatorie costituiscono un requisito indispensabile per l'ammissione all'asilo nido e alle scuole dell'infanzia. Le misure del decreto entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico, ma cosa devono fare i genitori per poter iscrivere i figli a scuola? Basterà autocertificare l'avvenuta vaccinazione. Si avrà il tempo di presentare la copia del libretto vaccinale entro il 10 luglio di ogni anno all'istituto scolastico.

Se il bambino non è stato vaccinato anche la semplice presentazione all’ASL della richiesta di vaccinazione consente l'iscrizione a scuola, in attesa che l’ASL stessa provveda ad eseguire la vaccinazione entro la fine dell'anno scolastico.

Entro il 10 settembre 2017 per l’avvenuta vaccinazione può essere presentata la relativa documentazione oppure un'autocertificazione; per l'omissione, il differimento e l'immunizzazione da malattia deve essere presentata la relativa documentazione; coloro che sono in attesa di effettuare la vaccinazione devono presentare copia della prenotazione dell'appuntamento presso l'Asl.

Entro il 10 marzo 2018 infine, nel caso in cui sia stata precedentemente presentata l'autocertificazione, deve essere presentata la documentazione comprovante l'avvenuta vaccinazione.

Guarda anche: “Efficacia del vaccino contro l'Epatite”

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Ultimo aggiornamento: 04 Settembre 2017
9 minuti di lettura

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